Giovedì 18 Aprile 2024 S. Galdino; S. Atanasia; B. Sabina Petrilli 3.a di Pasqua

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view post Posted on 18/4/2024, 07:18
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Giovedì 18 Aprile 2024
S. Galdino; S. Atanasia; B. Sabina Petrilli
3.a di Pasqua


At 8,26-40; Sal 65; Gv 6,44-51
Acclamate Dio, voi tutti della terra

PREGHIERA DEL MATTINO

Signore, mi sono sentito protetto durante questa notte; che cosa mi può inquietare in questo momento alla luce del giorno? Noto gli sguardi interrogativi dei miei amici e dei miei colleghi: “Come è possibile che uno si possa sentire così sicuro di sé quando si tratta di Dio?! Egli soccombe pietosamente alle sue proprie illusioni”. Signore, non pensano male. Manifesta loro attraverso di me la tua potenza. Amen.

ANTIFONA D’INGRESSO

Cantiamo al Signore: è grande la sua gloria. Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. Alleluia. (Es 15,1-2)

COLLETTA

Dio onnipotente ed eterno, che in questi giorni pasquali ci hai rivelato in modo singolare la grandezza del tuo amore, fa’ che accogliamo pienamente il tuo dono, perché, liberati dalle tenebre dell’errore, aderiamo sempre più agli insegnamenti della tua verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA

Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?

Dagli Atti degli Apostoli 8,26-40

In quei giorni, un angelo del Signore parlò a Filippo e disse: «Àlzati e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etíope, eunùco, funzionario di Candàce, regina di Etiòpia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme, stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaìa. Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va’ avanti e accòstati a quel carro». Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaìa, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui. Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo:”Come una pecora egli fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca. Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, la sua discendenza chi potrà descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita”. Rivolgendosi a Filippo, l’eunùco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?». Filippo, prendendo la parola e partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù. Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c’era dell’acqua e l’eunùco disse: «Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?». Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunùco, ed egli lo battezzò. Quando risalirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunùco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada. Filippo invece si trovò ad Azoto ed evangelizzava tutte le città che attraversava, finché giunse a Cesarèa.

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 65)

R. Acclamate Dio, voi tutti della terra.

Popoli, benedite il nostro Dio,

fate risuonare la voce della sua lode;

è lui che ci mantiene fra i viventi

e non ha lasciato vacillare i nostri piedi. R.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,

e narrerò quanto per me ha fatto.

A lui gridai con la mia bocca,

lo esaltai con la mia lingua. R.

Sia benedetto Dio,

che non ha respinto la mia preghiera,

non mi ha negato la sua misericordia. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 6,44)

R. Alleluia, alleluia.

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore.

Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.

R. Alleluia.

VANGELO

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni 6,44-51

In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Parola del Signore.

OMELIA

I giorni pasquali hanno rivelato la grandezza dell’amore, che li ha suscitati: Cristo è morto ed è risorto a motivo della sua carità per gli uomini. Egli è il dono che il Padre ci ha fatto. Chiediamo di accogliere pienamente questo dono, così da essere intimamente sciolti dalla relazione con il male e di aderire non solo con l’intenzione e il proposito ma con la vita alla parola di Dio, che è Gesù stesso. Chi crede riceve Cristo, Pane vivo disceso dal cielo, riceve la sua carne data in sacrificio per la vita del mondo e quindi riceve la vita che preserva dalla morte. Riceviamo con fede l’Eucaristia. È la fede la prima condizione per prendere parte alla mensa del Signore, per stabilire un’intimità con Gesù il cui mistero è quello di essere il Figlio di Dio, inviato dal Padre.

(Padri Silvestrini)

PREGHIERA SULLE OFFERTE

O Dio, che nella comunione mirabile a questo sacrificio ci hai resi partecipi della tua natura divina, dona a noi, che abbiamo conosciuto la tua verità, di testimoniarla con una degna condotta di vita. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE

Per tutti Cristo è morto, perché quelli che vivono, non per se stessi vivano, ma per lui, che per essi è morto ed è risorto. Alleuia.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore, e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri, donagli di passare dalla nativa fragilità umana alla vita nuova nel Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREGHIERA DELLA SERA

Signore, i miei amici e i loro buoni consigli sono presenti nel mio spirito quando ti parlo. Non possono capirmi, e io non posso farmi capire. Ma ho fiducia: la tua presenza che mi viene annunciata dall’alto è anche per loro, e non soltanto questa notte. Amen.
 
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