Martedì 16 Aprile 2024 S. Fruttuoso; S. Bernardetta Sourbirous; S. Benedetto G. Labre 3.a di Pasqua

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view post Posted on 16/4/2024, 07:49
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Martedì 16 Aprile 2024
S. Fruttuoso; S. Bernardetta Sourbirous; S. Benedetto G. Labre
3.a di Pasqua


At 7,51-8,1a; Sal 30; Gv 6,30-35
Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito

PREGHIERA DEL MATTINO

Signore, tra qualche minuto, lascerò questa casa dove tu hai trascorso la notte con me. Sento già l’ironia di coloro che, tra i miei colleghi, ti prendono in giro. Niente è sacro per loro: né il tuo nome, né la tua Chiesa, né i tuoi servitori. Si ride delle persone che fanno il segno della croce prima di mangiare; ma ci piace che ci servano. Cosa fare di più per essere accettati? Tuttavia, io penso alle tue parole: “Il discepolo non è di più del suo padrone”. Signore, non lasciare che oggi io mi indurisca. Amen.

ANTIFONA D’INGRESSO

Lodate il nostro Dio, voi che lo temete, piccoli e grandi, perché si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo. Alleluia. (Cf. Ap 19, 5; 12, 10)

COLLETTA

O Dio, che apri la porta del tuo regno agli uomini rinati dall’acqua e dallo Spirito Santo, accresci in noi la grazia del Battesimo, perché liberi da ogni colpa possiamo ereditare i beni da te promessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA

Signore Gesù, accogli il mio spirito.

Dagli Atti degli Apostoli 7,51- 8,1a

In quei giorni, Stefano [diceva al popolo, agli anziani e agli scribi:] «Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata». All’udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano. Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio». Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Sàulo. E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì. Sàulo approvava la sua uccisione.

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 30)

R: Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.

Sii per me, Signore, una roccia di rifugio,

un luogo fortificato che mi salva.

Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,

per il tuo nome guidami e conducimi. R.

Alle tue mani affido il mio spirito;

tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.

Io confido nel Signore.

Esulterò e gioirò per la tua grazia. R.

Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,

salvami per la tua misericordia.

Benedetto il Signore,

che per me ha fatto meraviglie di grazia. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 6,35)

Alleluia, alleluia.

Io sono il pane della vita, dice il Signore:

chi viene a me non avrà fame.

Alleluia.

VANGELO

Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni 6,30-35

In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

Parola del Signore.

OMELIA

«Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Cristo Gesù è il segno del Dio vivente, l’immagine visibile del Padre. In questi giorni lo contempliamo risorto e già sappiamo che egli ha compiuto fino in fondo l’«opera» della nostra redenzione. Nessun segno è però efficace per chi non vuole credere; si diventa capaci di rinnegare l’evidenza e di stravolgere la verità anche quando è proclamata dallo stesso Signore. È l’eterno problema di tutti coloro che vogliono le opere e i segni divini realizzati secondo le dimensioni della ragione umana e ciò perché colpevolmente incapaci di vedere con l’occhio della fede. La stessa lettura della Parola di Dio diventa motivo di contestazione delle sue eterne verità. I segni e le opere di cui parla l’evangelista Giovanni vanno letti alla luce della fede e servono ad alimentarla ed accrescerla. La manna nel deserto era solo una figura di una realtà che troverà proprio in Cristo la piena attuazione: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Cristo si proclama «Pane vero» e «Pane di Dio» perché con la sua opera, con la sua venuta tra noi, ha sfamato definitivamente l’umanità, dando la vita per noi. Si è lasciato letteralmente divorare dalla ferocia degli uomini, immolandosi come vittima sull’altare della croce per darsi poi per sempre sugli altari del mondo. Sei ci riscopriamo ancora affamati, vittime delle nostre brame, invasati dalle nostre rabbie è perché restiamo digiuni di quel pane di vita, che rimane rinchiuso e carcerato nei tabernacoli delle nostre chiese. La promessa di Gesù conserva integra la sua validità: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete». Questo è il segno per eccellenza, questa è la fonte inesauribile della nostra interiore vitalità, solo Lui può saziare la nostra fame e la nostra sete. Per Lui tutto è già compiuto, per noi ancora è l’ascesa, ma con la forza del suo pane. (Padri Silvestrini)

PREGHIERA SULLE OFFERTE

Accogli, Signore, i doni della tua Chiesa in festa, e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia, donale anche il frutto di una perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE

Se siamo morti con Cristo, crediamo che con Cristo anche vivremo. Alleluia.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo, che hai rinnovato con i sacramenti pasquali, e guidalo alla gloria incorruttibile della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA

Signore, quasi tutto si è svolto come avevo previsto questa mattina. Tu non hai un compito semplice verso gli uomini: nemmeno verso la tua Chiesa e i tuoi fedeli. E tuttavia io mi sono reso conto di una cosa: tutte le parole di provocazione veemente non significano tuttavia un rifiuto. Ho sentito le invocazioni di aiuto di coloro che tuttavia rifiutano il tuo aiuto. Chi può fare qualcosa per loro? Ti prego per loro e anche per me: resta vicino a noi, perché si sta facendo sera. Amen.
 
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