Sabato 17 Settembre 2022
S. Roberto Bellarmino (mf); S. Colomba; S. Satiro ; S. Ildegarda di B.
24.a del Tempo Ordinario
PREGHIERA DEL MATTINO
Padre, gloria a te, che ti prepari a far nascere Cristo nel tempo stabilito. Gloria a te, Signore unico e beato, Re dei re, Signore dei dominanti, che, solo, sei immortale. Concedici, quando Gesù verrà, di abitare con lui nella tua luce inaccessibile che si aprirà per noi grazie alla tua misericordia. Venga infine il giorno in cui tu ci giudicherai e ci deificherai. Padre, nella tua bontà, concedici il desiderio di restare irreprensibili e saldi per il giorno della sua venuta. Maranatha!
ANTIFONA D’INGRESSODa’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele.
COLLETTAO Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 1Cor 15,35-37.42-49Fratelli, qualcuno dirà: «Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?». Stolto!
Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore.
Quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere.
Così anche la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità; è seminato nella miseria, risorge nella gloria; è seminato nella debolezza, risorge nella potenza; è seminato corpo animale, risorge corpo spirituale. Se c’è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale.
Sta scritto infatti che il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita.
Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale.
Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo.
Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l’uomo celeste, così anche i celesti.
E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 55)R: Camminerò davanti a Dio nella luce dei viventi.
Si ritireranno i miei nemici,
nel giorno in cui ti avrò invocato;
questo io so: che Dio è per me. R.
In Dio, di cui lodo la parola,
nel Signore, di cui lodo la parola,
in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo? R.
Manterrò, o Dio, i voti che ti ho fatto:
ti renderò azioni di grazie,
perché hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei piedi dalla caduta. R.
CANTO AL VANGELO (cf. Lc 8,15)Alleluia, alleluia.
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
con cuore integro e buono
e producono frutto con perseveranza.
Alleluia.
Dal Vangelo secondo Luca 8,4-15In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme.
Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono.
Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono.
Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto».
Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola.
Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano.
Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio.
I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno.
Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione.
Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.
Parola del Signore.
OMELIAMaria è presente in due episodi significativi del Vangelo di San Giovanni: all’inizio quando esorta il figlio alla sua prima manifestazione divina pubblica con il miracolo alle nozze di Cana ed ora dove il Figlio ha sua massima manifestazione e glorificazione sotto la Croce.
I significati teologici di questi episodi sono profondi; ci interessa però vedere cosa può dire ciò per il nostro oggi. Maria ci ha donato il suo Figlio nella mangiatoia di Betlemme ed ora Gesù ci dona, attraverso il discepolo Giovanni una madre Maria.
Ella diventa, proprio sotto la croce la madre di
tutti i cristiani.
Proprio lei, che non è fuggita nell’ora suprema della morte del Figlio, assume nel suo cuore il dolore profondo di una madre che perde il figlio, proprio lei ha ora, una nuova maternità.
È l’indicazione che alla Croce di Gesù noi possiamo portare i nostri dolori, le nostre sofferenze perché il Signore le possa purificare e farle diventare strumento di salvezza per noi e per glia altri.
E’ la speranza dei cristiani che si affidano a Maria nel momento massimo del dolore; è la speranza che guarda al di sopra ed al di la delle vicende terrene ma che si realizza su questa terra.
Maria, infatti, trova una nuova casa presso l’apostolo San Giovanni; a lei è affidato un nuovo compito: l’assistenza spirituale e nella preghiera della prima comunità cristiana, che era ancora disorientata per la morte di Gesù e per tutti gli avvenimenti prodigiosi dei primi giorni.
La realizzazione della promessa dello Spirito Santo nel giorno della Pentecoste, che darà nuove forze ed illuminazione spirituale ai primi cristiani, troverà la comunità raccolta in preghiera attorno alla figura di Maria.
In Maria abbiamo l’esempio della carità che si manifesta nell’adempimento della volontà del Signore.
All’annuncio gioioso dell’angelo della sua maternità divina Maria risponde recandosi presso la sua parente Elisabetta per offrirle la sua assistenza materiale.
Nel momento doloroso della Croce, Maria offre la sua assistenza spirituale alla prima comunità cristiana.
Le gioie ed i dolori che la vita ci presenta sono esortazione per vivere la carità che ci indica il Signore.
(Padri Silvestrini)