Posts written by Angyneocat

view post Posted: 12/12/2022, 14:01 12 Dicembre Lunedì della III settimana di Avvento - LA LITURGIA DI OGGI
Lunedì 12 Dicembre
Lunedì della III settimana di Avvento
B. Corrado da Offida , B. Giacomo Capocci da Viterbo Per saperne di più...

Libro dei Numeri 24,2-7.15-17a.

In quei giorni, Balaam alzò gli occhi e vide Israele accampato, tribù per tribù. Allora lo spirito di Dio fu sopra di lui.
Egli pronunziò il suo poema e disse: «Oracolo di Balaam, figlio di Beor, e oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante;
oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la scienza dell'Altissimo, di chi vede la visione dell'Onnipotente, e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi.
Come sono belle le tue tende, Giacobbe, le tue dimore, Israele!
Sono come torrenti che si diramano, come giardini lungo un fiume, come àloe, che il Signore ha piantati, come cedri lungo le acque.
Fluirà l'acqua dalle sue secchie e il suo seme come acqua copiosa. Il suo re sarà più grande di Agag e il suo regno sarà celebrato.
Egli pronunciò il suo poema e disse: "Oracolo di Balaam, figlio di Beor, oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante,
oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la scienza dell'Altissimo, di chi vede la visione dell'Onnipotente, e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi.
Io lo vedo, ma non ora, io lo contemplo, ma non da vicino: Una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele».

Salmi 25(24),4bc-5ab.6-7bc.8-9.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie;
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua verità e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricordati, Signore, del tuo amore,
della tua fedeltà che è da sempre.
Ricordati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
la via giusta addita ai peccatori;
guida gli umili secondo giustizia,
insegna ai poveri le sue vie.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 21,23-27.

In quel tempo, entrato Gesù nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?».
Gesù rispose: «Vi farò anch'io una domanda e se voi mi rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo.
Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Ed essi riflettevano tra sé dicendo: «Se diciamo: "dal Cielò', ci risponderà: "perché dunque non gli avete creduto?'';
se diciamo "dagli uominì', abbiamo timore della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta».
Rispondendo perciò a Gesù, dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch'egli disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

San Beda il Venerabile (ca 673-735)
monaco, dottore della Chiesa
Omelie n°1; CCL 122, 2

« Tutti considerano Giovanni un profeta »
Se ci interroghiamo sul perché Giovanni battezzasse, con un battesimo che non poteva tuttavia rimettere i peccati, il motivo è chiaro: per essere fedele al suo ministero di precursore, doveva battezzare prima del Signore, così come era nato prima di lui, predicava prima di lui e sarebbe morto prima di lui.
Allo stesso tempo, serviva per impedire che l'invidia litigiosa dei farisei e degli scribi avesse influenza negativa sul ministero del Signore, nel caso in cui egli avesse dato per primo il battesimo agli uomini.
“Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?” Siccome non avrebbero osato negare che fosse venuto dal cielo, sarebbero stati costretti a riconoscere che anche le opere di colui che Giovanni predicava erano anch’esse compiute da un potere che veniva dal cielo.
Tuttavia, anche se il battesimo di Giovanni non rimetteva i peccati, non era per questo senza frutto per coloro che lo ricevevano. (...)
Era un segno di fede e di pentimento, cioè richiamava tutti ad astenersi dal peccato, praticare l'elemosina, credere in Cristo, e affrettarsi verso il suo battesimo, appena fosse apparso, per esservi lavati per la remissione dei peccati.
D'altronde il deserto dove Giovanni dimorava rappresenta la vita dei santi che rinunciano ai piaceri di questo mondo.
Che essi vivano nella solitudine o mescolati alle folle, senza sosta tendono con tutta l'anima a distaccarsi dai desideri del mondo presente; trovano la loro gioia nell'avere Dio solo nel segreto del loro cuore, e nel porre la loro speranza in lui solo. Verso questa solitudine dell'anima, carissima a Dio, il profeta desiderava andare, con l’aiuto dello Spirito Santo, quando diceva: “Chi mi darà ali come di colomba, per volare e trovare riposo?” (Sal 55,7).
view post Posted: 11/12/2022, 20:22 Alcuni suggerimenti per un regalo di Natale. - UN PENSIERO AL GIORNO
Alcuni suggerimenti per un regalo di Natale.

Al tuo nemico, perdono.
Al tuo avversario, tolleranza.
A un amico, il tuo cuore.
A un cliente, il servizio.
A tutti, la carità.
A ogni bambino, un buon esempio.
A te stesso, rispetto”.


(Oren Arnold)
view post Posted: 11/12/2022, 20:16 11 Dicembre III Domenica di Avvento - "Gaudete" - LA LITURGIA DI OGGI
Domenica 11 Dicembre
III Domenica di Avvento - "Gaudete"</b
S. Damaso I , S. María Maravillas de Jesús Per saperne di più...

<b>Libro di Isaia 35,1-6a.8a.10.


Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saròn. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio.
Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore: "Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi".
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa.
Ci sarà una strada appianata e la chiameranno Via santa; nessun impuro la percorrerà e gli stolti non vi si aggireranno.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto.

Salmi 146(145),6-7.8-9a.9bc-10.

creatore del cielo e della terra,
del mare e di quanto contiene.
Egli è fedele per sempre.
rende giustizia agli oppressi,

dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri,
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,

il Signore ama i giusti,
il Signore protegge lo straniero.
Egli sostiene l'orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie degli empi.

Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.

Lettera di san Giacomo 5,7-10.

Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Guardate l'agricoltore: egli aspetta pazientemente il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le piogge d'autunno e le piogge di primavera.
Siate pazienti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte.
Prendete, o fratelli, a modello di sopportazione e di pazienza i profeti che parlano nel nome del Signore.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 11,2-11.

Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli:
«Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?».
Gesù rispose: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete:
I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella,
e beato colui che non si scandalizza di me».
Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?
Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re!
E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta.
Egli è colui, del quale sta scritto: Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te.
In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.




Omelia attribuita a Sant’Ippolito di Roma (? - ca 235)
sacerdote e martire
Discorso sulla santa Teofania; PG 10, 852

"Tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui"
Con devoto rispetto onoriamo la compassione di un Dio venuto a salvare il mondo, non a giudicarlo.
Giovanni, precursore del Maestro, che ne ignorava il mistero, quando comprese che Gesù era veramente il Signore, gridò a coloro che venivano a farsi battezzare: "Razza di vipere!" (Mt 3,6), perché mi guardate con tanta insistenza?
Non sono io il Cristo.
Sono un servo, non il Maestro. Sono un semplice suddito, non il re.
Sono una pecora, non il pastore. Sono un uomo, non Dio.
Ho guarito la sterilità di mia madre venendo al mondo, non ho reso feconda la sua verginità; sono stato tratto dal basso, non sono disceso dall'alto.
Ho sciolto la lingua di mio padre (Lc 1,20), non ho dispiegato la grazia divina. (...) Sono piccolo piccolo, ma dopo di me viene colui che "mi è passato avanti, perché era prima di me" (Gv 1,30).
"Viene dopo, nel tempo; ma prima era nella luce inaccessibile e inesprimibile della divinità. "Colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco" (Mt 3,11).
Io sono sottoposto; lui è libero.
Io sono soggetto al peccato, lui distrugge il peccato.
Io insegno la Legge; lui porta la luce della grazia. Io predico da schiavo, lui legifera da maestro. Io ho per letto la terra, lui i cieli.
Io do il battesimo di penitenza, lui dà la grazia dell'adozione.
"Vi battezzerà in Spirito santo e fuoco". "Perché darmi onore?
Non sono io il Cristo".
view post Posted: 10/12/2022, 15:04 Due amori - UN PENSIERO AL GIORNO
Due amori fecero due città: la città terrena l’amore di sé fino al disprezzo di Dio, la città celeste l’amore di Dio fino al disprezzo di sé.


S.Agostino
view post Posted: 10/12/2022, 14:56 Sabato 10 Dicembre Sabato della II settimana d - LA LITURGIA DI OGGI
Sabato 10 Dicembre
Calendario Romano Meditazione del giorno


Libro dell’Ecclesiastico 48,1-4.9-11.

In quei giorni sorse Elia profeta, simile al fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola.
Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi.
Per comando del Signore chiuse il cielo, fece scendere così tre volte il fuoco.
Come ti rendesti famoso, Elia, con i prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale?
Fosti assunto in un turbine di fuoco su un carro di cavalli di fuoco,
designato a rimproverare i tempi futuri per placare l'ira prima che divampi, per ricondurre il cuore dei padri verso i figli e ristabilire le tribù di Giacobbe.
Beati coloro che ti videro e che si sono addormentati nell'amore! Perché anche noi vivremo certamente.

Salmi 80(79),2ac.3b.15-16.18-19.

Tu, pastore d'Israele, ascolta,
assiso sui cherubini rifulgi!
Risveglia la tua potenza
Dio degli eserciti, volgiti, guarda dal cielo

e vedi e visita questa vigna,
proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato,
il germoglio che ti sei coltivato.
Sia la tua mano sull'uomo della tua destra,

sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte.
Da te più non ci allontaneremo,
ci farai vivere e invocheremo il tuo nome.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 17,10-13.

Nel discendere dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa.
Ma io vi dico: Elia è gia venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto.
Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista.



San Giovanni Damasceno (ca 675-749)
monaco, teologo, dottore della Chiesa
Discorso sul profeta Elia il Tisbita

« Sarà pieno di Spirito Santo...; camminerà innanzi al Signore con lo spirito e la forza di Elia » (Lc 1,17)
Chi ha ottenuto il potere di aprire e di chiudere il cielo, di trattenere o far venire la pioggia? (1R 17,1)
Chi ha fatto perire, in uno zelo ardente, i profeti della vergogna a causa degli idoli meschini che veneravano? (1R 18,40)
Chi ha visto Dio in un vento leggero? (1R 19,12) (...) Tutto questo è accaduto solo ad Elia e allo Spirito che è in lui.
Ora, potremmo parlare di fatti ancora più prodigiosi. (...)
Elia, fino ad oggi, non ha nemmeno subìto la morte, ma è stato rapito in cielo (2R 2,1) e rimane imperituro; alcuni pensano che vive con gli angeli, avendone imitato l'incorruttibilità ed immaterialità con una vita pura. (...)
E di fatto, Elia è apparso alla trasfigurazione del Figlio di Dio, lo ha visto a viso scoperto, stando faccia a faccia davanti a lui (Mt 17,3).
Alla fine dei tempi, quando verrà manifestata la salvezza di Dio, egli proclamerà prima degli altri la venuta di Dio e la indicherà agli altri, e con molti altri segni divini confermerà il giorno tenuto segreto.
In quel giorno anche noi, se saremo pronti, speriamo di andare incontro a questo uomo ammirabile che ci prepara il cammino verso tale giorno.
Ci faccia entrare nelle dimore celesti, in Cristo Gesù nostro Signore, al quale vanno la gloria e la potenza, ora e sempre, nei secoli dei secoli.
view post Posted: 9/12/2022, 14:26 Il vero Natale - UN PENSIERO AL GIORNO
Se vogliamo festeggiare il vero Natale, contempliamo questo segno: la semplicità fragile di un piccolo neonato.
Lì sta Dio
.

Papa Francesco
view post Posted: 9/12/2022, 14:19 Venerdì 9 Dicembre II settimana di Avvento - LA LITURGIA DI OGGI
Venerdì 9 Dicembre
Venerdì della II settimana di Avvento

S. Juan Diego Cuauhtlatoatzin , S. Vittore di Piacenza

Libro di Isaia 48,17-19.


Così dice il Signore tuo redentore, il Santo di Israele:
"Io sono il Signore tuo Dio che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare.
Se avessi prestato attenzione ai miei comandi, il tuo benessere sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare.
La tua discendenza sarebbe come la sabbia e i nati dalle tue viscere come i granelli d'arena; non sarebbe mai radiato né cancellato il tuo nome davanti a me".

Salmi 1,1-2.3.4.6.

Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore,
la sua legge medita giorno e notte.

Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua,
che darà frutto a suo tempo
e le sue foglie non cadranno mai;
riusciranno tutte le sue opere.

Non così, non così gli empi:
ma come pula che il vento disperde.
Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
ma la via degli empi andrà in rovina.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 11,16-19.

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «A chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono:
Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.
E' venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio.
E' venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere».



Santa Gertrude di Helfta (1256-1301)
monaca benedettina


“Cristo Gesù per opera di Dio è diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione” (1Cor 1,30)
Ammirabile Sapienza di Dio, quanto è potente e radiosa la tua voce!
Chiami a te senza alcuna eccezione tutti coloro che ti desiderano; fai la tua dimora nelle anime semplici; ami coloro che ti amano (Pr 8,17); assumi la causa del povero; con benevolenza, hai di tutti pietà.
“Nulla disprezzi di quanto hai creato”; “Non guardi ai peccati degli uomini” e con misericordia li attendi in vista del pentimento (Sap 11,23-24). (…) Tu che fai nuove tutte le cose, di grazia, rinnovami e santificami in te, affinché tu viva nella mia anima.
(…) Fa’ che, fin dal mattino, vegli in tua attesa, per cercarti veramente (Is 26,9; Sap 6,12-14); vieni a me, perché ti desideri in verità con ardore.
Con quale prudenza porti avanti i tuoi disegni! Con quale provvidenza tutto disponi!
Con l’obiettivo di salvare l’uomo, hai ispirato nel Re della gloria (Sal 24,8; 1Cor 2,8). (…)
il pensiero della pace, il compimento della carità: hai nascosto la sua maestà, hai messo sulle sue spalle il tempo favorevole dell’amore, affinché egli “porti i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce” (1Pt 2,24).
Sì, Sapienza radiosa di Dio, la malizia del diavolo non ha potuto ostacolare alcuna delle tue magnifiche opere (…); per quanto grande sia stato il male che abbiamo fatto, non ha prevalso sulla tua infinita misericordia, sull’immensità del tuo amore, sulla pienezza della tua bontà.
Anzi, di più, il tuo agire determinato ha vinto ogni ostacolo, governando con bontà ogni cosa, “estendendosi da un confine all'altro con forza” (Sap 8,1).
view post Posted: 8/12/2022, 13:58 VIVERE E' - UN PENSIERO AL GIORNO
Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all’ebbrezza del vento.
Vivere è assaporare l’avventura della libertà.
Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te!
Ma non basta saper volare con Te, Signore tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il mio fratello e di aiutarlo a volare.

Don tonino Bello
view post Posted: 8/12/2022, 13:37 Giovedì 8 Dicembre Immacolata Concezione della B.V. Maria, solennità - LA LITURGIA DI OGGI
Giovedì 8 Dicembre
Immacolata Concezione della B.V. Maria, solennità

Libro della Genesi 3,9-15.20

Dopo che Adamo ebbe mangiato dell'albero, il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: "Dove sei?".
Rispose: "Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto".
Riprese: "Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?".
Rispose l'uomo: "La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato".
Il Signore Dio disse alla donna: "Che hai fatto?". Rispose la donna: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato".
Allora il Signore Dio disse al serpente: "Poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno".
L'uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi.

Salmi 98(97),1.2-3ab.3bc-4.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto prodigi.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha manifestato la sua salvezza,
agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa di Israele.

della sua fedeltà alla casa di Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
Acclami al Signore tutta la terra,
gridate, esultate con canti di gioia.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 1,3-6.11-12.

Fratelli, benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità,
predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo,
secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto;
In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente conforme alla sua volontà,
perché noi fossimo a lode della sua gloria, noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 1,26-38.

In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret,
a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».
A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre
e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo».
Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile:
nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto».
E l'angelo partì da lei.


San Giovanni Damasceno (ca 675-749)
monaco, teologo, dottore della Chiesa
Omelia per la Natività della Vergine, 7, 10

«Ecco, io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21,5)
Oggi il Creatore di ogni cosa, Dio il Verbo, ha composto un'opera nuova, effusa dal cuore del Padre per essere scritta, come con uno stilo, dallo Spirito che è la lingua di Dio. (...)
Figlia santissima di Gioacchino e Anna, che sei sfuggita agli sguardi dei Principati e delle Potenze e «alle frecce infuocate del Maligno» (Col 1,16; Ef 6,16), sei vissuta nella stanza nuziale dello Spirito, e sei stata conservata intatta per diventare sposa di Dio e Madre di Dio per natura. (...)
Figlia amata da Dio, onore dei tuoi genitori, le generazioni delle generazioni ti dicono beata, come tu l'hai affermato con verità (Lc 1,48). Figlia degna di Dio, bellezza della natura umana, riabilitazione di Eva nostra prima madre! Perché grazie alla tua nascita, colei che era caduta viene risollevata. (...)
Se, con la prima Eva «è entrata la morte» (Sap 2,24; Rm 5,12), perché si era messa al servizio del serpente, Maria, invece, che si è fatta serva della volontà divina, ha ingannato il serpente ingannatore e introdotto nel mondo l'immortalità.
Tu sei più preziosa di tutta la creazione, perché da te sola il Creatore ha ricevuto in eredità le primizie della nostra umanità.
La sua carne è stata fatta dalla tua carne, il suo sangue dal tuo sangue; Dio si è nutrito del tuo latte, e le tue labbra hanno toccato le labbra di Dio. (...)
Nella prescienza della tua dignità, il Dio dell'universo ti ha amata; e, poiché ti amava, ti ha predestinata e «negli ultimi tempi» (1Pt 1,20) ti ha chiamata all'esistenza. (...)
view post Posted: 7/12/2022, 14:23 Sul perdono - UN PENSIERO AL GIORNO
Quando domandi perdono per te, allora è proprio quello il momento di ricordarti che devi concederlo agli altri.


S.Ambrogio
view post Posted: 7/12/2022, 14:16 Mercoledì 7 Dicembre S. Ambrogio - LA LITURGIA DI OGGI
Mercoledì 7 Dicembre
Mercoledì della II settimana di Avvento
S. Ambrogio , S. Maria Giuseppa Rossello


Libro di Isaia 40,25-31.

"A chi potreste paragonarmi quasi che io gli sia pari?" dice il Santo.
Levate in alto i vostri occhi e guardate: chi ha creato quegli astri? Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito e li chiama tutti per nome; per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza non ne manca alcuno.
Perché dici, Giacobbe, e tu, Israele, ripeti: "La mia sorte è nascosta al Signore e il mio diritto è trascurato dal mio Dio?".
Non lo sai forse? Non lo hai udito? Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra. Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile.
Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato.
Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono;
ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi.

Salmi 103(102),1-2.3-4.8.10.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di misericordia.

Buono e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati,
non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 11,28-30.

In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».


“Venite a me”

La pienezza cui Gesù porta la fede ha un altro aspetto decisivo.
Nella fede, Cristo non è soltanto Colui in cui crediamo, la manifestazione massima dell’amore di Dio, ma anche Colui al quale ci uniamo per poter credere.
La fede, non solo guarda a Gesù, ma guarda dal punto di vista di Gesù, con i suoi occhi: è una partecipazione al suo modo di vedere. In tanti ambiti della vita ci affidiamo ad altre persone che conoscono le cose meglio di noi. Abbiamo fiducia nell’architetto che costruisce la nostra casa, nel farmacista che ci offre il medicamento per la guarigione, nell’avvocato
che ci difende in tribunale.
Abbiamo anche bisogno di qualcuno che sia affidabile ed esperto nelle cose di Dio.
Gesù, suo Figlio, si presenta come Colui che ci spiega Dio (cfr Gv 1,18. La vita di Cristo — il suo modo di conoscere il Padre, di vivere totalmente nella relazione con Lui — apre uno spazio nuovo all’esperienza umana e noi vi possiamo entrare.
San Giovanni ha espresso l’importanza del rapporto personale con Gesù per la nostra fede attraverso vari usi del verbo credere. Insieme al "credere che" è vero ciò che Gesù ci dice (cfr Gv 14,10; 20,31), Giovanni usa anche le locuzioni "credere a" Gesù e "credere in" Gesù.
"Crediamo a" Gesù, quando accettiamo la sua Parola, la sua testimonianza, perché egli è veritiero (cfr Gv 6,30). "Crediamo in" Gesù, quando lo accogliamo personalmente nella nostra vita e ci affidiamo a Lui, aderendo a Lui nell’amore e seguendolo lungo la strada (cfr Gv 2,11; 6,47; 12,44).
Per permetterci di conoscerlo, accoglierlo e seguirlo, il Figlio di Dio ha assunto la nostra carne, e così la sua visione del Padre è avvenuta anche in modo umano, attraverso un cammino e un percorso nel tempo.
(...) La fede nel Figlio di Dio fatto uomo in Gesù di Nazaret non ci separa dalla realtà, ma ci permette di cogliere il suo significato più profondo, di scoprire quanto Dio ama questo mondo e lo orienta incessantemente verso di Sé; e questo porta il cristiano a impegnarsi, a vivere in modo ancora più intenso il cammino sulla terra.
view post Posted: 6/12/2022, 15:07 Cosa è il cristianesimo - UN PENSIERO AL GIORNO
ll cristianesimo "non è una somma di idee, una filosofia, una teoria.
È un modo di vivere.
È beneficenza.
È amore".



Benedetto XVI
view post Posted: 6/12/2022, 15:04 Martedì 6 Dicembre 2022 S. Nicola (m); S. Asella; S. Obizio 2.a di Avvento - LA LITURGIA DI OGGI
Martedì 6 Dicembre 2022
S. Nicola (m); S. Asella; S. Obizio
2.a di Avvento

Is 40,1-11; Sal 95; Mt 18,12-14
Ecco, il nostro Dio viene con potenza

PREGHIERA DEL MATTINO

Ti ringrazio per questo nuovo giorno che ricevo dalle tue mani. Ancora oggi sarò sottoposto alle più diverse impressioni: prendimi per mano. Numerosi compiti mi attendono, agisci per mezzo della mia mano. Ogni sorta di pericoli mi minaccia: per proteggermi, prendimi nelle tue mani.

ANTIFONA D’INGRESSO

Il Signore verrà, e tutti i santi con lui: in quel giorno splenderà una grande luce.

COLLETTA

O Dio, che hai fatto giungere ai confini della terra il lieto annunzio del Salvatore, fa’ che tutti gli uomini accolgano con sincera esultanza la gloria del suo Natale. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA

Dio consola il suo popolo.

Dal libro del profeta Isaia 40,1-11

“Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati”. Una voce grida: “Nel deserto preparate la via del Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato”. Una voce dice: “Grida” e io rispondo: “Che cosa dovrò gridare?”. Ogni uomo è come l’erba e tutta la sua grazia è come un fiore del campo.
Secca l’erba, il fiore appassisce quando soffio su di essi il vento del Signore.
Veramente il popolo è come l’erba.
Secca l’erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura per sempre. Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: “Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precedono.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri”.

Parola di Dio.


SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 95)

R: Ecco, il nostro Dio viene con potenza.

Cantate al Signore un canto nuovo,

cantate al Signore uomini di tutta la terra.

Cantate al Signore, benedite il suo nome,

annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. R.

In mezzo alle genti narrate la sua gloria,

a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Dite tra le genti: “Il Signore regna!”

Egli giudica i popoli con rettitudine. R.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,

risuoni il mare e quanto racchiude;

sia in festa la campagna e quanto contiene,

acclamino tutti gli alberi della foresta. R.

Esultino davanti al Signore che viene:

sì, egli viene a giudicare la terra;

giudicherà il mondo con giustizia

e nella sua fedeltà i popoli. R.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, alleluia.

Il giorno del Signore è vicino: egli viene a salvarci.

Alleluia.


VANGELO

Dio non vuole che i piccoli si perdano.

Dal Vangelo secondo Matteo 18,12-14

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Che cosa vi pare?
Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno solo di questi piccoli si perda”.

Parola del Signore.

OMELIA

Percepiamo spesso quel particolare tipo di smarrimento che deriva proprio dal primo peccato e da quelli attuali che ci affliggono. L’esperienza del peccato è la forma peggiore di angoscioso disorientamento che possiamo sperimentare: lontani da Dio, nudi e spauriti, perdiamo la percezione della nostra vera identità e della nostra dignità, perdiamo il rapporto di comunione con Dio, con i nostri fratelli e perfino con noi stessi.
È consolante sapere da tutta la storia, che lo stesso Signore si è posto fin dal principio alla nostra ricerca e ha intessuto un piano di salvezza e di recupero dell’umanità, che ha avuto il suo culmine con la morte del pastore buono che s’immola sulla croce per le sue pecorelle.
Cristo, anche per una sola delle sue pecore, avrebbe dato la vita pur di riaverla sana e salva nell’ovile.
Lo afferma esplicitamente lo stesso Signore: “il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli”. La volontà di Dio è chiara: egli vuole che tutti siano salvi e i dispersi siano cercati e ritrovati, anche a costo della vita del Figlio suo. Ciò perché non manchi mai il motivo della gioia e della festa.
“Se gli riesce di trovarla, – dice ancora Gesù – in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite”.
È la gioia umana e divina, è il noto banchetto organizzato per il figlio che ritorna dopo l’abbraccio e il perdono paterno; è un anticipo e un “segno” della festa pasquale, della risurrezione finale, a cui tutti tendiamo.
È anche la misura vera del nostro valore agli occhi di Dio!
La stima e l’amore che egli nutre per ciascuno di noi!

(Padri Silvestrini)
view post Posted: 5/12/2022, 17:28 LE ANIME DEL PURGATORIO SI DOLGONO - UN PENSIERO AL GIORNO
LE ANIME DEL PURGATORIO SI DOLGONO PER LE COSE FATTE MALE QUANDO ERANO IN VITA SI DOLGONO ANCHE PER CIÒ CHE NON HANNO FATTO DEL TUTTO, SULLA TERRA

Rimpiangono le possibilità che hanno perso di fare del bene per Dio ed al prossimo e possono anche vedere i frutti che queste azioni avrebbero dato.
Quando moriamo non possiamo più fare del bene e le anime in Purgatorio non possono più guadagnarsi dei meriti.
Si dice che gli Angeli ci invidino per il bene che possiamo fare per Dio dato che loro non possono compiere buone azioni per Lui, guadagnandosi così dei meriti.

- Maria Simma
view post Posted: 5/12/2022, 17:26 Lunedì 5 Dicembre 2022 2.a di Avvento - LA LITURGIA DI OGGI
Lunedì della 2.a di Avvento

Lunedì 5 Dicembre 2022
S. Saba; B. Nicola Stenone; B. Filippo Rinaldi; S. Giulio martire
2.a di Avvento
Is 35,1-10; Sal 84; Lc 5,17-26
Ecco il nostro Dio, egli viene a salvarci

PREGHIERA DEL MATTINO

Voglio meravigliarmi dei miracoli di Gesù. Voglio lasciarmi sorprendere dalla fragilità di un fiore. Voglio essere raggiante alla fiamma di una candela. Voglio riscaldarmi ad un sorriso. E, confortato, riporre in te la mia speranza.

ANTIFONA D’INGRESSO

I saggi rifulgeranno come lo splendore del firmamento; coloro che insegneranno a molti la giustizia brilleranno come stelle per sempre.

COLLETTA

O Dio, che nel vescovo sant’Ambrogio ci hai dato un insigne maestro della fede cattolica e un esempio di apostolica fortezza, suscita nella Chiesa uomini secondo il tuo cuore, che la guidini con coraggio e sapienza. Per il nostro Signore…

PRIMA LETTURA

Il nostro Dio viene a salvarci.

Dal libro del profeta Isaia 35,1-10

Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio. Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi».
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d’acqua.
I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli diventeranno canneti e giuncaie.
Ci sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa; nessun impuro la percorrerà. Sarà una via che il suo popolo potrà percorrere e gli ignoranti non si smarriranno.
Non ci sarà più il leone, nessuna bestia feroce la percorrerà o vi sosterà.
Vi cammineranno i redenti. Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto.

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 84)

R: Ecco il nostro Dio, egli viene a salvarci.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:

egli annuncia la pace.

Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,

perché la sua gloria abiti la nostra terra. R.

Amore e verità s’incontreranno,

giustizia e pace si baceranno.

Verità germoglierà dalla terra

e giustizia si affaccerà dal cielo. R.

Certo, il Signore donerà il suo bene

e la nostra terra darà il suo frutto;

giustizia camminerà davanti a lui:

i suoi passi tracceranno il cammino. R.

CANTO AL VANGELO (Lc 3,4.6)

R. Alleluia, alleluia.

Ecco verrà il Signore, strapperà via il giogo della nostra schiavitù.

R. Alleluia.

VANGELO

Oggi abbiamo visto cose prodigiose.

Dal Vangelo secondo Luca 5,17-26

Un giorno Gesù stava insegnando.
Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui.
Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza. Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati».
Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”?
Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

Parola del Signore.

OMELIA

Un paralitico, nel suo stato di immobilità fisica, muove a compassione alcuni amici, che faticosamente lo conducono da Gesù, calandolo dal tetto, nel mezzo della stanza dove il Signore stava insegnando.
Gesù resta ammirato della loro fede e pronuncia una frase che più che di guarigione parla di assoluzione (più che della guarigione fisica parla della guarigione spirituale): «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati».
L’immobilità più penosa non e quindi quella del corpo, ma piuttosto quella causata dal peccato.
Mentre siamo in cammino verso la grotta di Betlemme, è urgente per noi recuperare l’interiore libertà dello spirito con una completa purificazione che solo la misericordia divina può garantirci.
Chiediamo la sua misericordia. Quanti sacerdoti attendono in confessionale per ripeterci la frase detta da Gesù: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati»… (Padri Silvestrini)

PREGHIERA SULLE OFFERTE

Venga su di noi, o Padre, il tuo Santo Spirito, nella celebrazione dei divini misteri, e ci riempia di quella luce evangelica che fece di sant’Ambrogio un ardente apostolo della fede. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE

Il buon pastore dona la vita per il suo gregge.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

O Dio, che ci hai rinnovati con la potenza misteriosa di questo sacramento, fa’ che alla scuola di sant’Ambrogio vescovo camminiamo da forti sulla via della salvezza, per giungere alla gioia del convito eterno. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA

La sera viene. La calma torna nelle strade e nelle case. La calma torna anche in me, io mi ritrovo. Io ti ritrovo, Dio, rinvengo in te. È solo in te che trovo riposo e sicurezza. Resto vicino a te, anche durante la notte.
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