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view post Posted: 25/1/2024, 20:05 MADONNA DI MEDJUGORJE, MESSAGGIO DEL 25 GENNAIO 2024 - MARIA A MEDJUGORJE
È un messaggio brevissimo, quasi scarno, ermetico, con il quale la Madonna da Medjugorje riflette l’unica vera esigenza che il mondo quasi mai riconosce:

«Cari figli! Questo tempo sia il tempo della preghiera»,

così la Regina della Pace chiede al cuore dell’uomo di pregare, per se, per il mondo, per la pace, per qualsiasi intenzione che diventa così “cara” al Figlio di Maria.
view post Posted: 24/1/2024, 22:39 KIKO ARGÜELLO: «SE LA CHIESA NON È IN GRADO DI TRASMETTERE LA FEDE ALLA PROSSIMA GENERAZIONE, MORIRÀ » - CAMMINO NEOCATECUMENALE
KIKO ARGÜELLO: «SE LA CHIESA NON È IN GRADO DI TRASMETTERE LA FEDE ALLA PROSSIMA GENERAZIONE, MORIRÀ »

L'iniziatore del Cammino Neocatecumenale propone «un nuovo tipo di celebrazione domestica»
La gente vive come se Dio non esistesse.
Una situazione allarmante che sta colpendo i più giovani e, come dice Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale, se la Chiesa non è in grado di trasmettere la fede alla prossima generazione, morirà.
È una questione di vita o di morte.
Per questo il Papa ha chiesto ad Argüello di insegnare a tutta la Chiesa la celebrazione domestica vissuta in famiglia, che tanti beni ha dato al Neocatecumenato, attraverso la quale si trasmette la fede ai figli di fronte ai continui attacchi che questi subiscono in i loro rispettivi ambienti.
A Murcia, l'iniziatore del Cammino Neocatecumenale ha tenuto una catechesi di moltitudine nella quale ha affermato che «sono convinto che la vera battaglia che la Chiesa deve affrontare in questo terzo millennio, e in cui si gioca il nostro futuro, sia la famiglia».
Migliaia di loro si trovano di fronte al problema che i loro figli a scuola, all'università e negli ambienti in cui si muovono stanno abbandonando la Chiesa.
Afferma che, a causa del lavoro, i genitori non hanno più tempo per tornare a casa, mangiare e sedersi a parlare insieme; e di fronte a questi dati molto preoccupanti si pone questa domanda: «Come possono le famiglie cristiane rispondere a questa situazione di secolarizzazione, a questo cambiamento di epocale, alla globalizzazione, ad un ambiente contrario ai valori cristiani? »
Per Kiko Argüello la situazione è ancora più allarmante se si tengono conto delle statistiche che dimostrano che in Europa «si stanno perdendo le scuole cristiane; quasi non si insegna la religione, quasi non ci sono vocazioni, ai giovani si insegna Nietzsche, Marx, Hegel ecc».
Ma per Kiko Argüello, di fronte a una situazione così pessimista, la Chiesa ha la «formula vincente», che è la famiglia.
Il Cammino Neocatecumenale ha uno dei più grandi doni che la Chiesa possa possedere ed è la celebrazione domestica dei salmi di Laudes.
È in questa celebrazione che soprattutto i genitori trasmettono la fede ai figli.
Si tiene regolarmente la domenica.
La famiglia si riunisce intorno al tavolo con una tovaglia bianca, una candela, fiori e la Bibbia.
I figli possono suonare uno strumento, come la chitarra o il flauto per cantare i salmi; e tutti loro insieme ai loro padri si collocano davanti a Dio.
Si prepara una lettura (di solito il Vangelo domenicale) e i genitori chiedono ai bambini piccoli cosa hanno capito della parola e i più grandi sono incoraggiati a spiegare ciò che Dio dice loro per la loro vita concreta attraverso questa lettura.
Alla fine, dopo che tutti hanno parlato, i genitori fanno una breve catechesi basata sulla loro esperienza di vita.
Infine, incoraggiano i bambini a pregare per il Papa, la Chiesa; pregano il Padre Nostro e si danno il bacio santo della Pace.
E così, domenica dopo domenica.
Durante i suoi anni di vita, sul Cammino Neocatecumenale ha potuto vedere come le famiglie si «ricostruiscono» e diventano «veri santuari domestici della Chiesa».
Argüello afferma che sul Camino si registrano i tassi di natalità più alti del mondo (una media di cinque figli per famiglia).
Oltre alla celebrazione domestica, incoraggiano i bambini a pregare sia la mattina che la sera, nonché a partecipare all'Eucaristia nella comunità dei loro genitori.
Come risultato di questo stile di vita cristiano, l'iniziatore delle comunità neocatecumenali sottolinea l'«opera che lo Spirito compie nei giovani».
«Abbiamo visto che a scuola, all'università, non esitano, sono fedeli ai valori cristiani». Dietro di loro ci sono la sua famiglia e la sua comunità.
Di fronte a questo modo di trasmettere la fede, il Pontificio Consiglio per la famiglia, per ordine del Santo Padre, ci ha invitato a proporre a tutta la Chiesa lo stesso tipo di celebrazione (domestica).
In questo senso, kiko Argüello vuole far capire a tutta la Chiesa che il compito di trasmettere la fede ai figli non è un «problema secondario», ma è una questione di «vita o morte»: «Se la Chiesa non è in grado di trasmettere la fede alla prossima generazione, morirà».
Inoltre, ha dimostrato la sua soddisfazione di collaborare con la Chiesa per affrontare la più grande sfida che le attende nel terzo millennio: «Combattere la secolarizzazione attraverso la famiglia».
Infine, l'iniziatore delle Comunità neocatecumenali ha sottolineato che un bambino a cui si trasmette la fede fin da piccolo, che vede la riconciliazione, l'amore dei suoi genitori verso Dio e come pregano in famiglia, con vera convinzione, «non lo dimenticherà mai».



view post Posted: 24/1/2024, 15:50 LA VISIONE DELL'INFERNO DI PIERINA GILLI. LE TRE SCHIERE DI ANIME DANNATE - L' INFERNO
LA VISIONE DELL'INFERNO DI PIERINA GILLI.
LE TRE SCHIERE DI ANIME DANNATE

Ricevetti dai mostri colpi fortissimi alla schiena e alla testa, mi parve impossibile sopportarli più oltre e credei di morire.
Alle ore 14 mi apparve la Beata e mi disse: «Di alla tua Madre che venga qui con quattro suore per la recita del S. Rosario dalle ore 21, alle ore 21 e 30».
Domandai: quali Suore?
La Beata mi fece il nome delle quattro suore della casa e poi continuò: «Tu dovrai provare un grande spavento; poi tutto sparirà; verrò io nuovamente e tutto sarà finito».
Verso le ore 18 incominciai a soffrire terribilmente.
Mi apparve la solita mostruosa figura che mi diede un forte pugno allo stomaco.
Fui presa dal vomito, gli ascaridi mi salivano alla gola e parevano mi soffocassero. Gli ascaridi ne [sic] emisi dalla bocca 11.
Alle ore 22 fui distesa in terra per terminare la penitenza.
Incominciai allora una spaventosa lotta, con tre orribili demoni che continuamente mi insidiavano, mi spaventavano, mi battevano duramente in tutte le parti del corpo, le lividure erano visibili a tutte.
Non sapevo più dove mi trovassi, invocavo aiuto, cercavo sostegno e scampo presso le due Suore che mi assistevano.
Ora saltavo nel letto, ora mi gettavo in terra, trascinandomi dietro le Suore per sfuggire agli assalti dei demoni che volevano portarmi via.
Questa lotta orribilmente continuò interrottamente fino alle ore 12 e 30.
Ebbi allora un momento di tregua.
Chiusi gli occhi, quando li apersi, attratta da insoliti rumori, vidi una moltitudine di demoni che mi si avvicinavano, minacciosi con l'intento di portarmi via.
Sembravano contenti, soddisfatti per la battaglia sostenuta.
Presa da un grande spavento abbracciai la Suora e mi trascinai nel letto presso la Reverenda Madre, lo invocando aiuto e protezione. Rimasi come priva di sensi.
D'un tratto mi sentii trasportata in un recinto estesissimo, che sembrava non avesse confini e mi si presentò una visione spaventosa...
Oh! Dio,esclamai, che s'avanza[?], quale spavento... è l'inferno...
Mi sentii priva di forza, senza sostegno.
Innanzi a me era un lampeggiare immenso di fiamme. Sentivo l'odore nauseante e fetido dello zolfo e un calore vivissimo, che per quanto fossi lontana dal fuoco, sembrava mi soffocasse.
Invocai il Signore e la Madonna SS. ma.
Non reggevo più, mi sentivo piegare su me stessa.
Vidi in quell'immenso recinto, immense turbe di demoni, tutti avevano le ali, anche quelli che mi avevano tormentati, mentre prima li avevo visti senza.
In mezzo alle fiamme vidi le anime dannate, quasi trasparenti così che si potevano benissimo distinguere le loro vesti e i loro volti.
Le anime dannate si dividevano come in tre schiere diverse che prendevano somiglianze dai tre demoni che mi avevano tormentato nell'ultimo periodo di sofferenza.
Una voce, non sò quale voce, mi spiegò le diverse categorie di dannati:
[«]Ecco l'inferno[»,] mi disse: [«]
La prima schiera è formata dalle anime religiose che hanno tradito la loro vocazione e sono dannate perché non si sono convertite.
La seconda è formata dalle anime religiose morte in peccato mortale.
Tra queste anime dannate vidi quel demonio che mi aveva più lungamente e duramente fatto soffrire.
Osservai pure una religiosa, vestita in nero, spaventosamente deforme, immersa in un mare di fuoco che le usciva dagli occhi, dal naso, dalla bocca, dalle orecchie, perfino dalla punte delle dita e avvolta dai serpenti.
La terza schiera, continuò la voce, è formata dai Sacerdoti Giuda».
In mezzo a quelle fiamme altissime vidi molti sacerdoti e ne distinsi due con la mitria, non so se fossero Vescovi o Papi.
Distinsi, un pò spostata da questa schiera, un'anima immersa in un fuoco spaventoso, le fiamme partivano da essa, si portavano a una grande altezza e poi ricadevano tormentandola orribilmente.
Queste anime si odiavano a vicenda ed erano divorate da orrende bestie.
La voce riprese: «Queste sono le anime che nell'inferno odiano di più Nostro Signore».
Stanca della tremenda visione io continuamente gridavo: basta, basta! Oh Dio aiutatemi, basta.
La voce continuò: «Occorre penitenza, penitenza per impedire che le anime vadano all'inferno».
Risposi: faremo penitenza, faremo penitenza, basta.
Le mie forze erano giunte all'estremo.
Finalmente venni portata fuori dallo spaventoso recinto verso un portone grandissimo di ferro, che sentii chiudersi fragorosamente alle mie spalle.
Mi sentii finalmente sollevata nello spirito, ecco gridai, ora sono stati chiusi dentro tutti i demoni.
Tutto è finito.
Ringraziai il Signore per avermi liberato da tali spaventi. Ripresi conoscenza del luogo in cui mi trovavo e mi vidi fra le braccia della R. Madre che mi aveva sostenuta durante la terribile visione.
Insieme alla Madre ringraziai nuovamente il Signore recitando il S. Rosario.
Poi tranquillamente mi adagiai sul pavimento e presi riposo.
Anche le Suore si riposarono. Era l'ora una del 1 Giugno 1947
.
PREGHIERA PER LA SALVEZZA DELLE ANIME DESTINATE ALL’INFERNO.

GESU’ ci chiede di pregare per queste anime, ed ha bisogno di noi, della nostra collaborazione, possiamo dire di no! Queste anime sono in agonia e sono quasi perdute, ma noi possiamo salvarle con le nostre preghiere
( solo un minuto del nostro tempo!).

Dio a cui non sfugge nulla ci ricompenserà nel giorno del giudizio.
Disse Sant'Agostino:" Chi salva un'anima, assicura la propria! ".
Questa preghiera indulgenziale va recitata una volta al mattino e una volta la sera per le persone che muoiono lo stesso giorno.
Permette ad alcune anime destinate all'inferno di salvarsi poco prima di spirare anche grazie a noi!

PREGHIERA.

O Misericordiosissimo Gesù, che bruciate di un sì ardente amore per le anime, Vi scongiuro, per l'agonia del Vostro Santissimo Cuore e per i dolori della Vostra Madre Immacolata, di purificare con il Vostro Sangue tutti i peccatori della terra che sono in agonia e che devono morire oggi stesso, Cuore agonizzante di Cristo, abbiate pietà dei morenti.
Poi vanno dette 3 Ave Maria

Don Antonio Mattatelli
view post Posted: 22/1/2024, 15:52 LA STATUA DELLA MADONNA DI THIALJINA CHE DIVENTÒ DI CARNE - L'ANGOLO DI ANGY
LA STATUA DELLA MADONNA DI THIALJINA CHE DIVENTÒ DI CARNE

A Thialjina, un piccolo paese distante circa 30 Km da Medjugorje, si trova la chiesa francescana di "Sant'Elia" dove Padre Jozo fu parroco per 4 anni dopo essere stato liberato dal carcere per aver difeso le Apparizioni della Madonna e i veggenti.
Qui si trova una statua della Madonna di una bellezza unica che attraverso il suo sorriso e il suo sguardo così amorevole conquista il cuore di tutti.
Padre Jozo trovò all’interno della Chiesa di Tihaljina una statua della Madonna di rara bellezza, pertanto decise di pulirla e restaurarla per riportarla allo splendore originario. Secondo quanto si racconta, la statua si trasfigurò davanti ai suoi occhi diventando di carne, e piangendo gli disse: “I Miei pastori non benedicono più il Mio popolo”.
Allora Padre Jozo fece delle foto alla statua e le inviò in tutto il mondo e ora tutto il mondo viene a Medjugorje ad incontrarla ad onorarla e soprattutto a pregarla.
Così è diventata con il tempo la statua più fotografata e conosciuta poiché è diventata il viso della Regina della


tihalina
view post Posted: 21/1/2024, 23:01 Il canto della vita Sulla preghiera cristiana - LIBRI DI CASA NOSTRA
Il canto della vita
Sulla preghiera cristiana


Autore: Paolo Prosperi
Pag 224
Euro 17,00




Descrizione

Ci sono diversi modi, tutti legittimi, di intendere e vivere quella fondamentale dimensione della vita di fede che è la preghiera.
In questo libro, la preghiera cristiana ci appare prima e più che ogni altra cosa come cammino di trasfigurazione di tutta la vita – ovvero di cose, volti, circostanze che gremiscono la carne e il sangue del nostro umano vivere in questo mondo.
Di qui il titolo: Il canto della vita.
Sì, davvero per l’uomo che ha la grazia di vivere in Cristo e di cercarLo con semplice perseveranza, tutto a poco a poco si trasforma in canto e, viceversa, il proprio canto, la propria preghiera si riempie di innumerevoli voci: il grido del falco e il pianto d’un bambino, il gracchiare del corvo e lo stormire del vento – ogni voce diviene all’orecchio dell’anima orante eco della voce dell’Amato che la cerca e della propria che cerca Lui.
Ogni volto umano diviene ai suoi occhi un’icona di Lui che le viene incontro – ora crocifisso, ora gioioso, ora glorioso.


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view post Posted: 20/1/2024, 16:10 Coltiva il tuo giardino - UN PENSIERO AL GIORNO
Non seminare nel giardino altrui, ma coltiva bene il tuo; non desiderare punto di essere quello che non sei, me desidera bene di essere quello che sei.


Padre Pio
view post Posted: 20/1/2024, 16:05 Sabato 20 Gennaio Sabato della II settimana delle ferie del Tempo Ordinario - LA LITURGIA DI OGGI
Sabato 20 Gennaio
Sabato della II settimana delle ferie del Tempo Ordinario


Secondo libro di Samuele 1,1-4.11-12.19.23-27.

Dopo la morte di Saul, Davide tornò dalla strage degli Amaleciti e rimase in Ziklàg due giorni.
Al terzo giorno ecco arrivare un uomo dal campo di Saul con la veste stracciata e col capo cosparso di polvere. Appena giunto presso Davide, cadde a terra e si prostrò.
Davide gli chiese: "Da dove vieni?". Rispose: "Sono fuggito dal campo d'Israele".
Davide gli domandò: "Come sono andate le cose? Su, raccontami!".
Rispose: "È successo che il popolo è fuggito nel corso della battaglia, molti del popolo sono caduti e sono morti; anche Saul e suo figlio Giònata sono morti".
Davide afferrò le sue vesti e le stracciò; così fecero tutti gli uomini che erano con lui.
Essi alzarono gemiti e pianti e digiunarono fino a sera per Saul e Giònata suo figlio, per il popolo del Signore e per la casa d'Israele, perché erano caduti colpiti di spada.
"Il tuo vanto, Israele, sulle tue alture giace trafitto! Perché sono caduti gli eroi?
Saul e Giònata, amabili e gentili, né in vita né in morte furon divisi; erano più veloci delle aquile, più forti dei leoni.
Figlie d'Israele, piangete su Saul, che vi vestiva di porpora e di delizie, che appendeva gioielli d'oro sulle vostre vesti.
Perché son caduti gli eroi in mezzo alla battaglia?
Giònata, per la tua morte sento dolore,
l'angoscia mi stringe per te, fratello mio Giònata!
Tu mi eri molto caro; la tua amicizia era per me preziosa più che amore di donna.
Perché son caduti gli eroi, son periti quei fulmini di guerra?".

Salmi 80(79),2-3.5-7.

Tu, pastore d'Israele, ascolta,
tu che guidi Giuseppe come un gregge.
Assiso sui cherubini rifulgi
davanti a Efraim, Beniamino e Manasse.

Risveglia la tua potenza e vieni in nostro soccorso.
Signore, Dio degli eserciti,
fino a quando fremerai di sdegno
contro le preghiere del tuo popolo?

Tu ci nutri con pane di lacrime,
ci fai bere lacrime in abbondanza.
Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini,
e i nostri nemici ridono di noi.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 3,20-21.

In quel tempo, Gesù entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo.
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E' fuori di sé».



Santa Teresa di Calcutta (1910-1997)
fondatrice delle Suore Missionarie della Carità



Gesù, uno che si fa mangiare
Quando Gesù venne in questo mondo, amò con un amore così grande da dare la sua vita per ciascuno di noi.
Venne per soddisfare la nostra fame di Dio.
E come lo fece?
Egli in persona diventò il Pane della Vita.
Si fece piccolo, fragile, disarmato per noi.
Le briciole di pane sono così minuscole che pure un bambino può masticarle, pure un agonizzante può mangiarle.
È diventato il Pane della Vita per sfamare il nostro appetito di Dio, la nostra fame di Amore.
Credo che non avremmo mai potuto amare Dio, se Gesù non fosse diventato uno di noi.
Ed è diventato uno di noi in ogni cosa, eccetto il peccato, per renderci capaci di amare Dio.
Creati a immagine di Dio, siamo stati creati per amare, poiché Dio è amore.
Nella sua passione, Gesù ci ha insegnato come perdonare per amore, come dimenticare per umiltà.
Trova Gesù, e troverai la pace.
view post Posted: 19/1/2024, 14:12 Venerdì 19 Gennaio Venerdì della II settimana delle ferie del Tempo Ordinario - LA LITURGIA DI OGGI
Venerdì 19 Gennaio
Venerdì della II settimana delle ferie del Tempo Ordinario


Primo libro di Samuele 24,3-21.

Saul scelse tremila uomini valenti in tutto Israele e partì alla ricerca di Davide di fronte alle Rocce dei caprioli.
Arrivò ai recinti dei greggi lungo la strada, ove c'era una caverna. Saul vi entrò per un bisogno naturale, mentre Davide e i suoi uomini se ne stavano in fondo alla caverna.
Gli uomini di Davide gli dissero: "Ecco il giorno in cui il Signore ti dice: Vedi, metto nelle tue mani il tuo nemico, trattalo come vuoi". Davide si alzò e tagliò un lembo del mantello di Saul, senza farsene accorgere.
Ma ecco, dopo aver fatto questo, Davide si sentì battere il cuore per aver tagliato un lembo del mantello di Saul.
Poi disse ai suoi uomini: "Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al mio signore, al consacrato del Signore, dallo stendere la mano su di lui, perché è il consacrato del Signore".
Davide dissuase con parole severe i suoi uomini e non permise che si avventassero contro Saul. Saul uscì dalla caverna e tornò sulla via.
Dopo questo fatto, Davide si alzò, uscì dalla grotta e gridò a Saul: "O re, mio signore"; Saul si voltò indietro e Davide si inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò.
Davide continuò rivolgendosi a Saul: "Perché ascolti la voce di chi dice: Ecco Davide cerca la tua rovina?
Ecco, in questo giorno i tuoi occhi hanno visto che il Signore ti aveva messo oggi nelle mie mani nella caverna.
Mi fu suggerito di ucciderti, ma io ho avuto pietà di te e ho detto: Non stenderò la mano sul mio signore, perché egli è il consacrato del Signore.
Guarda, padre mio, il lembo del tuo mantello nella mia mano: quando ho staccato questo lembo dal tuo mantello nella caverna, vedi che non ti ho ucciso.
Riconosci dunque e vedi che non c'è in me alcun disegno iniquo né ribellione, né ho peccato contro di te; invece tu vai insidiando la mia vita per sopprimerla.
Sia giudice il Signore tra me e te e mi faccia giustizia il Signore nei tuoi confronti, poiché la mia mano non si stenderà su di te.
Come dice il proverbio antico : Dagli empi esce l'empietà e la mia mano non sarà contro di te.
Contro chi è uscito il re d'Israele? Chi insegui? Un cane morto, una pulce.
Il Signore sia arbitro e giudice tra me e te, veda e giudichi la mia causa e mi faccia giustizia di fronte a te".
Quando Davide ebbe finito di pronunziare verso Saul queste parole, Saul disse: "È questa la tua voce, Davide figlio mio?".
Saul alzò la voce e pianse.
Poi continuò verso Davide: "Tu sei stato più giusto di me, perché mi hai reso il bene, mentre io ti ho reso il male.
Oggi mi hai dimostrato che agisci bene con me, che il Signore mi aveva messo nelle tue mani e tu non mi hai ucciso.
Quando mai uno trova il suo nemico e lo lascia andare per la sua strada in pace?
Il Signore ti renda felicità per quanto hai fatto a me oggi.
Or ecco sono persuaso che, certo, regnerai e che sarà saldo nelle tue mani il regno d'Israele.

Salmi 57(56),2.3-4.6.11.

Pietà di me, pietà di me, o Dio,
in te mi rifugio;
mi rifugio all'ombra delle tue ali
finché sia passato il pericolo.

Invocherò Dio, l'Altissimo,
Dio che mi fa il bene.
Mandi dal cielo a salvarmi
dalla mano dei miei persecutori,

Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia.
Innàlzati sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria,
perché la tua bontà è grande fino ai cieli,

e la tua fedeltà fino alle nubi.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 3,13-19.

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui.
Ne costituì Dodici che stessero con lui
e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro;
poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono;
e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananèo
e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì.




Sant'Agostino (354-430)
vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa


“Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare”
I beati Apostoli… videro lo stesso Signore Gesù pendente dalla croce, soffrirono per lui che moriva, si ritrassero spaventati davanti a lui risorto, ma presto lo amarono nella sua potenza e dettero anch'essi il sangue in cambio di quello che avevano visto versare. Considerate, fratelli, la portata dell'evento per il quale degli uomini furono inviati in tutto il mondo ad annunziare un uomo che era morto, era risuscitato ed era asceso al cielo, e a causa di tale annuncio soffrirono tutto ciò che il mondo dissennato imponeva loro: perdite, esilio, carcere, tormenti, fiamme, belve, croci, morte.
E il perché di questo per qualcosa di sconosciuto?
Pietro moriva per una gloria personale, predicava per suo vantaggio?
Moriva perché un altro un altro fosse glorificato; lui veniva messo a morte perché un altro ricevesse adorazione.
Solo l'ardore della carità e l'assoluta certezza della verità spiegano tale audacia.
Avevano avuto sotto gli occhi quanto dicevano: non avrebbero infatti affrontato la morte per una verità di cui non erano certi. Oppure, dovevano smentire ciò che avevano veduto?
Non lo fecero; portarono l'annuncio di un morto che sapevano vivo.
Sapevano per quale vita dovevano disprezzare la vita; sapevano per quale felicità tolleravano l'infelicità di una vita che ha fine, in vista di ben altre ricompense non facevano caso a quanto perdevano.
La loro fede! Non si poteva equiparare al mondo intero.
view post Posted: 18/1/2024, 15:13 Vita spiricolata. La mia fede fra le note - LIBRI DI CASA NOSTRA
Vita spiricolata. La mia fede fra le note
di Roberto Fiscer





Editore: Piemme
Data di Pubblicazione: 18 aprile 2023
Pagine: 144
Formato: rilegato
Argomenti: Pensiero e attività sociali cristiane, Cattolicesimo romano, Chiesa cattolica romana


Descrizione del libro

Roberto Fiscer è un giovane sacerdote che da diversi anni mostra un altro volto della Chiesa, diventato celebre per il modo in cui si rivolge ai giovani attraverso video divertenti su YouTube e TikTok.
Roberto ha sempre amato la musica fin da ragazzo: impara a suonare la chitarra da piccolo poi, diventato più grande, inizia a lavorare in discoteca come dj.
Un giorno arriva però la chiamata: viene contattato per fare l’educatore in oratorio e nonostante non si senta ancora così vicino alla fede, accetta la proposta.
Comincia a frequentare l’ambiente della parrocchia e scopre così un mondo nuovo, una comunità in cui bambini e ragazzi condividono esperienze di vita e la voglia di stare assieme.
Affascinato da questa realtà e guidato dalla forza invisibile della fede, diventa Don Roberto.
Non abbandona però la musica e il suo desiderio di divertire i ragazzi lo conduce ovunque: dai bambini ricoverati all’ospedale San Martino di Genova ai detenuti del carcere di Marassi, dai gruppi scout agli studenti nelle scuole.
La sua voglia di comunicare con tutti lo porta ben presto ancora più lontano: conduce un programma in radio e crea un canale su YouTube in cui dà origine a parodie reinterpretando canzoni pop in chiave religiosa.
La grande svolta arriva quando approda su Facebook e TikTok, toccando il cuore dei giovanissimi che non si perdono nemmeno uno dei suoi esilaranti video.
“Vita spiricolata” racconta la vita di questo irriverente prete diventato una star sui social e prediletto dalla generazione Z.

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Edited by Angyneocat - 21/1/2024, 23:04
view post Posted: 18/1/2024, 15:05 Giovedì 18 Gennaio Giovedì della II settimana delle ferie del Tempo Ordinario - LA LITURGIA DI OGGI
Giovedì 18 Gennaio
Giovedì della II settimana delle ferie del Tempo Ordinario
Calendario RomanoMeditazione del giorno
S. Margherita d'Ungheria , B. Maria Teresa Fasce Per saperne di più...

Primo libro di Samuele 18,6-9.19,1-7.

Al loro rientrare, mentre Davide tornava dall'uccisione del Filisteo, uscirono le donne da tutte le città d'Israele a cantare e a danzare incontro al re Saul, accompagnandosi con i timpani, con grida di gioia e con sistri.
Le donne danzavano e cantavano alternandosi : "Saul ha ucciso i suoi mille, Davide i suoi diecimila".
Saul ne fu molto irritato e gli parvero cattive quelle parole. Diceva: "Hanno dato a Davide diecimila, a me ne hanno dato mille. Non gli manca altro che il regno".
Così da quel giorno in poi Saul si ingelosì di Davide.
Saul comunicò a Giònata suo figlio e ai suoi ministri di aver deciso di uccidere Davide. Ma Giònata figlio di Saul nutriva grande affetto per Davide.
Giònata informò Davide dicendo: "Saul mio padre cerca di ucciderti. Stà in guardia da domani all'alba, stà fermo in un luogo nascosto e non farti vedere.
Io uscirò e starò al fianco di mio padre nella campagna dove sarai tu e parlerò in tuo favore a mio padre. Vedrò ciò che succede e te lo farò sapere".
Giònata parlò difatti a Saul suo padre in favore di Davide e gli disse: "Non si macchi il re contro il suo servo, contro Davide, che non si è macchiato contro di te, che anzi ti ha reso un servizio molto grande.
Egli ha esposto la vita, quando sconfisse il Filisteo, e il Signore ha concesso una grande vittoria a tutto Israele. Hai visto e hai gioito. Dunque, perché pecchi contro un innocente, uccidendo Davide senza motivo?".
Saul ascoltò la voce di Giònata e giurò: "Per la vita del Signore, non morirà!".
Giònata chiamò Davide e gli riferì questo colloquio. Poi Giònata introdusse presso Saul Davide, che rimase al suo seguito come prima.

Salmi 56(55),2-3.9-10ab.10c-11.12-13.

Pietà di me, o Dio, perché l'uomo mi calpesta,
un aggressore sempre mi opprime.
Mi calpestano sempre i miei nemici,
molti sono quelli che mi combattono.

I passi del mio vagare tu li hai contati,
le mie lacrime nell'otre tuo raccogli;
non sono forse scritte nel tuo libro?
Allora ripiegheranno i miei nemici,

quando ti avrò invocato:
so che Dio è in mio favore.
Lodo la parola di Dio,
lodo la parola del Signore,

in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?
Su di me, o Dio, i voti che ti ho fatto:
ti renderò azioni di grazie.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 3,7-12.

In quel tempo, Gesù si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea.
Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui.
Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero.
Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo.
Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!».
Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.

Sant'Atanasio (295-373)
vescovo d'Alessandria, dottore della Chiesa
Sull’incarnazione del Verbo, 8 (trad. cb© evangelizo)

« Quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo »
Il Verbo di Dio, in spirito puro e libero dalla corruzione della materia, venne nella nostra terra, sebbene prima non ne fosse lontano, giacché in nessuna parte del mondo fu mai assente, ma nell’unità col Padre tutto riempì, e dovunque. Ma per amore nostro si abbassò, venne verso di noi e si manifestò a noi. (…)
Ebbe compassione del genere umano e della nostra debolezza e prese la nostra condizione corruttibile.
Non permise che la morte dominasse su di noi e la creazione finisse in totale rovina, rendendo vana l’opera del Padre che aveva dato all’uomo l’esistenza.
Perciò assunse un corpo non dissimile dal nostro. (…)
Per se stesso formò nel seno della Vergine un tempio, il suo corpo, e ne fece il suo strumento, nel quale poté prendere dimora e manifestarsi.
Assunse così un corpo simile al nostro; e poiché tutti gli uomini erano soggetti alla corruzione della morte, diede alla morte il suo corpo per tutti noi, offrendolo al Padre. E ciò ha fatto per amore di tutti gli uomini.
view post Posted: 29/12/2023, 17:20 UMORISMO EBRAICO - BUONUMORE
Un ebreo dice ad un amico:
"Ti ricordi di mio figlio? Tu sai che l'ho sempre educato nel rispetto della religione ebraica. E' successa una cosa strana: l'ho mandato in Israele perché cresca da vero ebreo, e lui... e' tornato cristiano".

"Strano, gli dice l'amico, anch'io ho educato mio figlio nel rispetto della religione, ma quando l'ho mandato in Israele, e' tornato cristiano anche lui".

"Questo e' molto strano, parliamone al rabbino: "I nostri figli che abbiamo educato da veri ebrei sono andati in Israele e sono tornati a casa cristiani".

"Questo e' molto strano perché anche mio figlio e' andato in Israele e, malgrado sia stato allevato da vero ebreo, e' tornato a casa cristiano".

"Allora cosa possiamo fare?"

E il rabbino: "Chiediamo al Signore. Signore di Israele, Dio di Abramo, Isacco e di Giacobbe, ascoltaci, vogliamo chiederTi un consiglio: i nostri figli, tutti degli ottimi ebrei, sono andati in Israele e sono tornati a casa cristiani, che cosa possiamo fare? ".

E Dio: "Questo e' molto strano, perché anche Mio figlio... ".
view post Posted: 28/12/2023, 15:52 Messaggio del 25 dicembre 2023 - MARIA A MEDJUGORJE
Cari figli!
Vi porto mio Figlio affinché colmi i vostri cuori con la pace perché Lui è la pace.
Figlioli, cercate Gesù nel silenzio del vostro cuore affinché rinasca.
Il mondo ha bisogno di Gesù perciò figlioli, cercateLo attraverso la preghiera perché Lui si dona quotidianamente a ciascuno di voi. "


La Madonna oggi è venuta in abito solenne con Gesù bambino tra le braccia.
Gesù ha esteso la mano in segno di benedizione e la Madonna ha pregato su di noi in lingua aramaica.
view post Posted: 25/7/2023, 21:24 MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE DI MEDJUGORJE DEL 25 LUGLIO 2023 - MARIA A MEDJUGORJE
MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE DI MEDJUGORJE DEL 25 LUGLIO 2023

Cari figli!
In questo tempo di grazia, in cui l'Altissimo mi ha inviato a voi per amarvi e guidarvi sulla via della conversione, offrite le vostre preghiere e i vostri sacrifici per tutti coloro che sono lontani e non hanno conosciuto l'amore di Dio.
Voi, figlioli, siate testimoni d'amore e di pace per tutti i cuori inquieti.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
view post Posted: 2/7/2023, 19:00 Domenica 2 Luglio XIII Domenica del Tempo Ordinario - LA LITURGIA DI OGGI
Domenica 2 Luglio
XIII Domenica del Tempo Ordinario

Calendario RomanoMeditazione del giorno
S. Bernardino Realino , S. Francesco De Geronimo

Secondo libro dei Re 4,8-11.14-16

Un giorno Eliseo passava per Sunem, ove c'era una donna facoltosa, che l'invitò con insistenza a tavola. In seguito, tutte le volte che passava, si fermava a mangiare da lei.
Essa disse al marito: "Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi.
Prepariamogli una piccola camera al piano di sopra, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e una lampada, sì che, venendo da noi, vi si possa ritirare".
Recatosi egli un giorno là, si ritirò nella camera e vi si coricò.
Eliseo replicò: "Che cosa si può fare per lei?". Ghecazi disse: "Purtroppo essa non ha figli e suo marito è vecchio".
Eliseo disse: "Chiamala!". La chiamò; essa si fermò sulla porta.
Allora disse: "L'anno prossimo, in questa stessa stagione, tu terrai in braccio un figlio". Essa rispose: "No, mio signore, uomo di Dio, non mentire con la tua serva".

Salmi 89(88),2-3.16-17.18-19.

Canterò senza fine le grazie del Signore,
con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli,
perché hai detto: «La mia grazia rimane per sempre»;
la tua fedeltà è fondata nei cieli.

Beato il popolo che ti sa acclamare e cammina,
o Signore, alla luce del tuo volto:
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
nella tua giustizia trova la sua gloria.

Perché tu sei il vanto della sua forza
e con il tuo favore innalzi la nostra potenza.
Perché del Signore è il nostro scudo,
il nostro re, del Santo d'Israele.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 6,3-4.8-11.

Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.
Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui,
sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui.
Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato una volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio.
Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,37-42.

Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me;
chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto.
E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».


Santa Teresa Benedetta della Croce [Edith Stein] (1891-1942)
carmelitana, martire, compatrona dell'Europa
Am Fuss des Kreuzes (trad : Il presepio e la Croce) (trad. cb© evangelizo)

"Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua"
Sulla via crucis, il Salvatore non è solo, e non è circondato soltanto da nemici che lo perseguitano.
Sono presenti anche coloro che lo sostengono: la Madre di Dio, modello di coloro che, in ogni tempo, seguono l'esempio della croce; Simone di Cirene, simbolo di coloro che accettano una sofferenza imposta e, in questa accettazione, sono benedetti; e Veronica, immagine di coloro che l'amore porta a servire il Signore.
Ogni uomo che, in seguito, ha portato un destino pesante ricordandosi della sofferenza del Salvatore, oppure ha liberamente fatto opera di penitenza, ha riscattato un po' dell'enorme debito dell'umanità ed ha aiutato il Signore a portare il suo fardello.
Anzi, è Cristo, Capo del Corpo mistico, a compiere la sua opera di espiazione nelle membra che si prestano con tutto il loro essere, corpo e anima, alla sua opera di redenzione.
Possiamo supporre che la vista dei fedeli che lo avrebbero seguito sulla sua via di sofferenza, abbia sostenuto il Salvatore nel giardino degli Ulivi.
E il sostegno di questi portatori di croce gli è stato di aiuto in ciascuna delle sue cadute.
I giusti dell'Antica Alleanza lo accompagnano tra la prima e la seconda caduta. I discepoli, uomini e donne, che aderirono a lui durante la sua vita terrena lo aiutano dalla seconda alla terza stazione.
Gli amanti della croce, che egli ha suscitato e susciterà ancora lungo tutte le vicissitudini della Chiesa combattente, sono i suoi alleati fino alla fine dei tempi.
A questo anche noi siamo chiamati.
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