Posts written by Angyneocat

view post Posted: 12/8/2022, 13:32 Un cammello per la cruna di un ago? L'umorismo di Gesù - LIBRI DI CASA NOSTRA
Un cammello per la cruna di un ago? L'umorismo di Gesù
di Klaus Berger (Autore)




Descrizione

Esiste un "umorismo" da parte di Gesù?
Certo: il Nazareno vi ricorre in modo mirato per accentuare il suo messaggio in modo memorabile.
Assurdità, provocazioni, contrasti, esagerazioni, contraddizioni, sproporzioni, scherno divengono strumento di critica profetica: se Gesù esagera, è perché si possa riconoscere la verità; se distorce le cose, è perché si impari a vedere bene; se inverte grande e piccolo, è per indicare le giuste priorità.
Attendo osservatore della vita di ogni giorno, Gesù avrà senz'altro riso (ne parlano i vangeli apocrifi), ma soprattutto ha indotto gli altri al riso, per trarli in salvo dal labirinto in cui si erano smarriti. da questa risata liberatoria deriva per Berger un approccio speciale e straordinario a Gesù.
Il suo umorismo stimola l'immaginazione e mostra benevolenza verso gli animali; a volte è grottesco, ma mai offensivo, a volte è beffardo, ma non irrispettoso; sempre risulta illuminante.
Perché lo humor è la fonte di tutta la saggezza di Gesù.
Berger ritorna su Gesù: il Gesù che rivela le nostre contraddizioni, smaschera la nostra ipocrisia e svela le proporzioni del regno di Dio.
Perché, in ultima analisi, la religione non è pericolosa, in sé; pericolosa lo è solo la religione senza umorismo.

Dettagli

Autore:
Klaus Berger
Traduttore:
Marco Zambon
Editore:
Queriniana
Collana:
Books
Anno edizione:
2022
In commercio dal:
10 maggio 2022
Pagine:
240 p., Brossura
Euro 28

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view post Posted: 5/8/2022, 20:23 L'INFERNO NON FINISCE MAI ! - UN PENSIERO AL GIORNO
« L'INFERNO NON FINISCE MAI ! »


Quando, quel giorno, arrivammo al pascolo, Giacinta si sedette pensierosa su un sasso.
– Giacinta, vieni a giocare.
– Oggi non voglio giocare.
– Perché non vuoi giocare?
– Perché sto pensando. Quella Signora ci disse di recitare il
Rosario e di fare sacrifici per la conversione dei peccatori. Adesso quando diciamo il Rosario, dobbiamo recitare l’Ave Maria e il Padre Nostro interi. E i sacrifici, come li dobbiamo fare?
Francesco scoprì subito un buon sacrificio:
– Diamo la nostra merenda alle pecore, e facciamo il sacrificio di non mangiare!
In pochi minuti, tutto il nostro cibo fu distribuito al gregge. E, così, passammo un giorno di digiuno, come neppure il più austero certosino l’avrebbe fatto.
Giacinta continuava seduta sul suo sasso, pensierosa, e domandò:
– Quella Signora disse pure che vanno molte anime all’lnferno! Cos’é l’lnferno?
– È una fossa di animali e un fuoco molto grande (così mi spie- gava la mia mamma), e ci va dentro chi fa peccati e non si confessa; e vi rimane poi sempre a bruciare.
– E di là non esce più? – No!
– E dopo molti, molti anni?
– No; I’lnferno non finisce mai ! E neanche il Paradiso !
Chi va in Paradiso non esce più di là. E neppure chi va all’lnferno.
Non capisci che sono eterni, che non finiscono mai?
Facemmo, allora, per la prima volta, la meditazione sull’lnferno e sull’Eternità. Quel che impressionò di più Giacinta, fu l’Eternità.
Anche durante il gioco, ogni tanto domandava:
– Ma, senti; allora, dopo molti, molti anni, I’lnferno non finisce ancora?
Altre volte:
– E quella gente che c’è là a bruciare non muore? E non diventa cenere?
E se noi preghiamo molto per i peccatori, il Signore li libera di là? E anche con i sacrifici?
Poveretti! Dobbiamo pregare e fare molti sacrifici per loro!
Poi aggiungeva:
– Come è buona quella Signora!
Ci ha già promesso di portarci in Cielo!
view post Posted: 5/8/2022, 20:18 5 Agosto Venerdì della XVIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario - LA LITURGIA DI OGGI
Venerdì 5 Agosto
Venerdì della XVIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
S. Emidio , S. Oswald di Northumbria (GB)



Libro di Naum 2,1.3.3,1-3.6-7.

Ecco sui monti i passi d'un messaggero, un araldo di pace! Celebra le tue feste, Giuda, sciogli i tuoi voti, poiché non ti attraverserà più il malvagio: egli è del tutto annientato.
Contro di te avanza un distruttore: montare la guardia alla fortezza, sorvegliare le vie, cingerti i fianchi, raccogliere tutte le forze.
Guai alla città sanguinaria, piena di menzogne, colma di rapine, che non cessa di depredare!
Sibilo di frusta, fracasso di ruote, scalpitio di cavalli, cigolio di carri,
cavalieri incalzanti, lampeggiare di spade, scintillare di lance, feriti in quantità, cumuli di morti, cadaveri senza fine, s'inciampa nei cadaveri.
Ti getterò addosso immondezze, ti svergognerò, ti esporrò al ludibrio.
Allora chiunque ti vedrà, fuggirà da te e dirà: "Ninive è distrutta!". Chi la compiangerà?
Dove cercherò chi la consoli?

Libro del Deuteronomio 32,35cd-36a.39.41.

Vicino è il giorno della rovina dei nemici
e il loro destino si affretta a venire.
Il Signore farà giustizia al suo popolo
Ora vedete che io, io lo sono

e nessun altro è dio accanto a me.
Sono io che dò la morte e faccio vivere;
io percuoto e io guarisco e nessuno può liberare dalla mia mano.
Quando avrò affilato la folgore della mia spada

e la mia mano inizierà il giudizio,
farò vendetta dei miei avversari,
ripagherò i miei nemici.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 16,24-28.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?
Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni.
In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel suo regno».




San Giovanni della Croce (1542-1591)
carmelitano, dottore della Chiesa


« Chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà »
«Volli perdermi e venni conquistata».
Così si comporta l'innamorato di Dio: non cerca guadagno o premio, ma vuole solo perdere tutto e anche se stesso, liberamente, per Dio, e questo lo considera suo guadagno.
E di fatto è così, come dice san Paolo: «Il morire è un guadagno» (Fil 1,21), cioè il mio morire per Cristo è il mio guadagno. Naturalmente si tratta di una morte spirituale a tutte le cose terrene e a se stessi.
Per questo l'anima dice: «venni conquistata», perché chi non sa perdere se stesso, non sa guadagnare se stesso, anzi si perde, come dice nostro Signore nel vangelo: «Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà».
Volendo interpretare questo versetto in un senso più spirituale(...), è opportuno sapere quanto segue: quando un'anima, progredendo nella via spirituale, è giunta al punto di distaccarsi da tutti i metodi e mezzi naturali, di cui si serviva nel suo rapporto con Dio, tanto da non cercarlo più attraverso considerazioni, forme, sentimenti o altri mezzi fornitile dalle creature e dai sensi, ma ha superato tutto questo e ogni altro mezzo umano per intrattenersi con Dio in fede e amore, allora si può dire che ha veramente guadagnato Dio.
In realtà, si è perduta per davvero a tutto ciò che non è Dio e a tutto ciò che è in se stessa.
view post Posted: 30/7/2022, 21:03 Pregare per le anime del purgatorio - IL PURGATORIO
Avevo terminato le preghiere: andai a letto.
Quando ebbe avuto da Gesù il permesso di venire, ritornò; mi domandò: «Quanto tempo è che non hai pregato per l'anime del purgatorio?..
«Ogni piccola pena, loro le solleva; anche ieri e oggi, se tu avevi offerto per loro quel poco».
Ma risposi un po' meravigliata: «Ma i dolori di corpo sollevano le anime del purgatorio?».
«Sì», mi disse; «sì, figlia: ogni più piccolo patimento le solleva».
Gli promisi allora che da quel momento ogni cosa avrei offerto per esse.

Santa Gemma Galgani




Fonte Preghiere per le anime del purgatorio
view post Posted: 24/7/2022, 13:41 PREGHIERA ALLA SANTA CROCE DI GESU’ CRISTO - PREGHIERE E NOVENE
PREGHIERA ALLA SANTA CROCE DI GESU’ CRISTO

O Dio che tutto puoi, o Cristo, che soffristi la morte sul legno santo per tutti i nostri peccati, ascoltaci.
Santa Croce di Cristo , abbi pieta’ di noi.
Santa Croce di Gesu’ Cristo Tu sei la nostra speranza.
Santa Croce di Gesu’ Cristo, allontana da noi tutti i pericoli e proteggici dalle ferite di armi e oggetti taglienti.
Santa Croce di Gesu’ Cristo, liberaci da tutti gli incidenti.
Santa Croce di Gesu’ Cristo, allontana da noi gli spiriti maligni.
Santa Croce di Gesu’ Cristo, riversa su di noi tutto il tuo bene.
Santa Croce di Gesu’ Cristo allontana da noi tutto il male.
Santa Croce di Gesu’ Cristo Re, Ti adoreremo per sempre.
Santa Croce di Gesu’ Cristo aiutaci a seguire la via della salvezza.
Gesu’ conducici alla vita eterna.

Amen.


Colui che leggerà questa preghiera non morirà improvvisamente, non affoghera’, non si brucerà, nessuno potrà ucciderlo, non verrà sconfitto in battaglia, ne’ verrà fatto prigioniero.
- Quando una donna sta per dare alla luce una creatura, se l’ascolta o porta con se’ questa preghiera, sarà libera dal pericolo e diventerà’ madre.
- Quando un bambino cresce con questa preghiera al suo fianco, per tutta la vita sarà liberato dagli incidenti; chi la porterà con se’ sara’ liberato dalla epilessia, e se per strada dovesse incontrare qualcuno con questa malattia, ponendogli questa preghiera accanto, permetterà alla persona malata di liberarsi da questo male.
- Coloro che la scriveranno, saranno benedetti e coloro che la scherniranno, faranno penitenza.
- Se la si conserva in casa preserva dai fulmini.
- Coloro che la leggeranno tutti i giorni, saranno avvertiti da un segno divino tre giorni prima del loro passaggio alla vita eterna.
view post Posted: 23/7/2022, 08:49 Il grande libro dei santi protettori - LIBRI DI CASA NOSTRA
Il grande libro dei santi protettori

Euro 24,90
ANNO: 2022
PAGINE: 752
AREA: Spiritualità
COLLANA: Emmaus


«Chi sono i Santi? Sono persone come noi, con l’unica differenza che hanno

preso sul serio le parole di Cristo. Imitando Cristo, sono diventati, secondo

la promessa, come il Maestro. E, come il Maestro, si sono messi a fare miracoli».




“I santi sono persone come noi.
Loro però – e qui sta la differenza – hanno preso sul serio le parole di Cristo.
Imitando Cristo, sono diventati, secondo la promessa, come il Maestro.
E, come il Maestro, si sono messi a fare miracoli”.

Il culto dei santi risale agli albori del cristianesimo, al tempo delle persecuzioni e dei martiri.
La fede restituisce la certezza che essi, vicini a Dio in Paradiso, rimangono in qualche modo partecipi della vita degli uomini quaggiù.
Seguendo quattro classiche tipologie (malattie e malanni; matrimonio e maternità; professioni, arti, mestieri e vocazioni; complicazioni e guai vari), l’Autore passa in rassegna i santi che la devozione popolare ha scelto, per fatti inerenti alla loro vita e non solo, quali protettori o patroni cui rivolgersi in circostanze particolari.
Il Santo non chiede niente in cambio da noi; certo, gli piacerebbe che, graziati, ci mettessimo ad amare Dio, ma non ci forzerà e sarà disposto comunque a esaudirci di nuovo, perché conosce la fragilità umana.
Ricco di esempi concreti, questo libro, anche attraverso l’accuratezza dei vari indici tematici, permette di scoprire a quale santo votarsi in qualunque situazione, a partire da colui che sentiamo più vicino perché magari di professione è un nostro “collega” o ha dovuto affrontare lo stesso problema che ci assilla.

1001-1


«I santi sono persone che hanno preso sul serio le parole di Cristo.
I Santi, grazie al Cielo, sono tantissimi, e il buon senso popolare li ha ‘specializzati’, ciascuno in grazie particolari.
Vuoi trovare una cosa smarrita? Rivolgiti a sant’Antonio da Padova.
Sì, qualunque Santo può fare lo stesso, ma con lui fai prima.
Ti si è ammalato il maiale? C’è l’altro Antonio, l’abate».
E in effetti, come testimonia l’insistenza quasi impertinente della donna siro-cananea con Gesù rispetto alle briciole date in pasto ai cagnolini, «anche la sfacciataggine e la sfrontatezza diventano ‘sante’ se rivolte, per uno scopo buono, a chi di dovere».

Tra le fila dei “santi protettori della salute” vi sono anche due grandi luminari della scienza medica del secolo scorso, Riccardo Pampuri e Giuseppe Moscati, cui è bene chiedere l’intercessione per la guarigione fisica propria o altrui e la protezione da ogni malattia. Cosma e Damiano, che esercitarono la professione medica senza compenso, intercedono per la guarigione dei calcoli renali: a Costantinopoli, nella basilica loro dedicata, i malati si addormentavano e venivano da loro guariti durante il sonno secondo il fenomeno dell’“incubazione”.

San Bartolomeo, ossia l’apostolo detto anche Natanaele e che secondo la tradizione fu scuoiato vivo, «è invocato da tutti coloro che lavorano le pelli; e anche contro le convulsioni, le crisi spasmodiche e le malattie nervose».
Per la trasverberazione, ossia il fenomeno per cui «un angelo le trafiggeva il cuore con un dardo di fuoco, nello stesso punto in cui Cristo fu colpito dalla lancia», santa Teresa d’Avila protegge dai malanni del cuore.

Invocato per la protezione da numerose malattie, dati gli innumerevoli prodigi che compì ancora in vita, compresa la rianimazione di un catecumeno morto e di uno schiavo impiccato, san Martino di Tours è celebre non solo per il ritorno di un po’ di tepore nell’estate novembrina che porta il suo nome, ma anche perché «nel suo giorno si beveva il vino nuovo ("vino di san Martino"), cominciava l’anno giudiziario, dei Parlamenti e delle scuole, si svolgevano le elezioni municipali, si rinnovavano i contratti e si pagavano le locazioni.
L’olio delle lampade della sua tomba era portato via dai pellegrini perché guariva i malati.
È invocato per moltissime intercessioni.
La sua famosa cappa fu custodita in un luogo che prese appunto il nome di ‘cappella’; il primo ad averne l’onore fu Ugo, detto perciò ‘Capeto’, fondatore della monarchia francese».

Oltre a san Giuseppe e all’arcangelo Michele, anche san Benedetto è patrono della "buona morte", in quanto «si fece reggere le braccia dai discepoli per l’ultima preghiera, poi spirò in estasi».
Lo stesso dicasi per sant’Anna, la quale è onorata da «madri di famiglia, donne desiderose di prole, ricamatrici, lavandaie, ma anche orefici, ebanisti, falegnami, minatori.
Pure i palafrenieri pontifici l’avevano a patrona.
La cosiddetta "acqua di sant’Anna" curava le febbri e gli ossessi.
È sempre rappresentata con un manto verde, colore della speranza che germoglia».

San Pietro d’Alcantara, padre spirituale di Teresa d’Avila, «con pioggia o sole, non si copriva mai la testa col cappuccio del rozzo saio che indossava sul corpo nudo.
Mangiava solo ogni tre giorni e parlava solo se interrogato...per questo è intercessore contro le febbri maligne».
Il franco san Leonardo di Nobiliacum è invece patrono degli obesi soltanto per l’aspetto assunto in alcune delle sue icone in cui viene rappresentato «piuttosto paffuto».

Per la salute dei polmoni e contro il contagio in tempo di pandemia si può invocare, oltre san Rocco, il patrono dei giovani san Luigi Gonzaga il quale, oltre a soffrire di polmonite, morì proprio per la carità operosa verso gli appestati. Contro il mal di testa c’è santa Bibiana, martire sotto Giuliano l’Apostata, poiché «l’erba del giardino della chiesa sorta sulla sua tomba veniva essiccata e utilizzata come infuso contro le malattie, specialmente i mal di testa».

Le donne desiderose di aver figli possono invocare i santi Francesco da Paola e Rita; quelle desiderose di averne molti santa Felicita, martire romana madre di sette figli.
Quando nella coppia si fa strada una gelosia pericolosa, allora si può invocare santa Marciana di Albi, in quanto «un suo miracolo fece riconoscere la fedeltà di alcune gentildonne di Albi ingiustamente sospettate di adulterio dai mariti».

Tra le file dei santi protettori di arti, mestieri e professioni si ritrovano Giovanni il Battista, Marta, sorella di Lazzaro, e Zaccheo – capo dei pubblicani che si impegna a restituire quattro volte il maltolto dopo l’incontro con Gesù – quali patroni di albergatori e addetti alle mense.
Matteo protegge guardie di finanza, ragionieri e statistici; Gabriele Arcangelo ambasciatori, corrieri, postini e addetti alle telecomunicazioni; Giuseppe d’Arimatea le onoranze funebri; Girolamo bibliotecari, librai e bibliofili; Carlo Borromeo e Roberto Bellarmino i catechisti.
Tommaso Apostolo è patrono dei periti; Lorenzo dei vigili del fuoco e dei rosticcieri e il Buon Ladrone – il primo santo ‘canonizzato’ da Cristo stesso – dei condannati a morte.
Mattia Apostolo e Benedetto di Hermillon intercedono invece per gli ingegneri.
Quest’ultimo era un umile pastorello che, per assecondare il contenuto di una visione, si reca ad Avignone e riesce a convincere non il vescovo ma il podestà della bontà del progetto di costruire un ponte sul Rodano.

Attraverso il volume di Cammilleri si riscopre la preziosità della comunione dei santi, di avere così tanti amici in Paradiso pronti a intercedere presso il Padre per ogni esigenza in vista del bene spirituale e fisico di ciascun fedele.
view post Posted: 23/7/2022, 08:12 Gesù disse a Santa Brigida: - UN PENSIERO AL GIORNO
Gesù disse a Santa Brigida:
ho due braccia: con uno abbraccio il cielo e tutto quello che contiene, con l’altro la terra e il mare.
Apro il primo ai miei eletti, onorandoli e consolandoli in terra e in cielo.
Stendo l’altro sulle cattiverie umane, sottoponendole con misericordia e ponendo loro affinché non compaiono tutto il mare desiderato.
Dunque, non abbiate timore, tanto più che nessuno potrà infamare le mie parole, esse, anzi, raggiungeranno luoghi e nazioni a me graditi.
view post Posted: 23/7/2022, 08:04 Sabato 23 Luglio Santa Brigida di Svezia, Religiosa, Compatrona d’Europa - LA LITURGIA DI OGGI
Sabato 23 Luglio
Santa Brigida di Svezia, Religiosa, Compatrona d’Europa, festa


Lettera di san Paolo apostolo ai Galati 2,19-20.

Fratelli, mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per Dio.
Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

Salmi 34(33),2-3.4-5.6-7.8-9.10-11.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.

Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.

L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono e li salva.
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi,
nulla manca a coloro che lo temono.
I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,1-8.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo.
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
Voi siete gia mondi, per la parola che vi ho annunziato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Santa Brigida, donna di preghiera per la Chiesa del suo tempo

Quando Brigida rimase vedova, iniziò il secondo periodo della sua vita.
Rinunciò ad altre nozze per approfondire l’unione con il Signore attraverso la preghiera, la penitenza e le opere di carità.
Anche le vedove cristiane, dunque, possono trovare in questa Santa un modello da seguire.
In effetti, Brigida, alla morte del marito, dopo aver distribuito i propri beni ai poveri, pur senza mai accedere alla consacrazione religiosa, si stabilì presso il monastero cistercense di Alvastra.
Qui ebbero inizio le rivelazioni divine, che l’accompagnarono per tutto il resto della sua vita. (…)
Leggendo queste Rivelazioni siamo interpellati su molti temi importanti.
Ad esempio, ritorna frequentemente la descrizione, con dettagli assai realistici, della Passione di Cristo, verso la quale Brigida ebbe sempre una devozione privilegiata, contemplando in essa l’amore infinito di Dio per gli uomini.
Sulla bocca del Signore che le parla, ella pone con audacia queste commoventi parole: “O miei amici, Io amo così teneramente le mie pecore che, se fosse possibile, vorrei morire tante altre volte, per ciascuna di esse, di quella stessa morte che ho sofferto per la redenzione di tutte” (Revelationes, Libro I, c. 59).
Anche la dolorosa maternità di Maria, che la rese Mediatrice e Madre di misericordia, è un argomento che ricorre spesso nelle Rivelazioni.
Ricevendo questi carismi, Brigida era consapevole di essere destinataria di un dono grande da parte del Signore: “Figlia mia (…) Io ho scelto te per me [...], amami con tutto il tuo cuore [...] più di tutto ciò che esiste al mondo” (c. 1).
Del resto, Brigida sapeva bene, e ne era fermamente convinta, che ogni carisma è destinato ad edificare la Chiesa.
Proprio per questo motivo, non poche delle sue rivelazioni erano rivolte, in forma di ammonimenti anche severi, ai credenti del suo tempo, comprese le Autorità religiose e politiche, perché vivessero coerentemente la loro vita cristiana; ma faceva questo sempre con un atteggiamento di rispetto e di fedeltà piena al Magistero della Chiesa, in particolare al Successore dell’Apostolo Pietro.
view post Posted: 22/7/2022, 21:37 Per essere liberi - UN PENSIERO AL GIORNO
Mettiamo l’orgoglio sotto i piedi e saremo liberi, sereni e fraterni: saremo creature che vivono e testimoniano la risurrezione di Cristo.

Giovanni XXIII
view post Posted: 22/7/2022, 14:46 Venerdì 22 Luglio Santa Maria Maddalena, festa - LA LITURGIA DI OGGI
Venerdì 22 Luglio
Santa Maria Maddalena, festa


Cantico dei Cantici 3,1-4a


Così dice la sposa:
"Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato
l'amato del mio cuore;
l'ho cercato, ma non l'ho trovato.
"Mi alzerò e farò il giro della città;
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l'amato del mio cuore".
L'ho cercato, ma non l'ho trovato.
Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda:
"Avete visto l'amato del mio cuore?".
Da poco le avevo oltrepassate,

Salmi 63(62),2.3-4.5-6.8-9.

O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz'acqua.

Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.

Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

A te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,1-2.11-18.

Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro
e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.
Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?».
Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.
Le disse Gesù: «Donna, perché piangi?
Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».
Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!
Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».
Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.




Maria di Magdala, apostola presso gli apostoli
Le donne portatrici di aromi hanno mandato Maria di Magdala al sepolcro in testa, secondo il racconto di san Giovanni il Teologo. Era buio, ma l'amore la rischiarava ; perciò scorse la grande pietra rotolata via dal sepolcro e tornò a dire: « Discepoli, ascoltate ciò che ho visto, la pietra non ricopre più il sepolcro.
Avranno forse portato via il mio Signore? Nessuna guardia in vista, sono fuggiti. Sarà forse risuscitato, colui che offre agli uomini decaduti la risurrezione? » (...)
Colui che vede tutto, alla vista di Maria di Magdala vinta dal pianto e oppressa dalla tristezza, si commosse (...)
Colui che scruta i cuori, sapendo che Maria avrebbe riconosciuto la sua voce, chiamò la sua pecorella, lui il vero pastore: « Maria », disse, e subito lei lo riconobbe: « È proprio il mio buon pastore a chiamarmi per prendermi ormai con le novantanove pecore. So bene chi è colui che mi chiama: l'avevo detto, è il mio Signore, colui che offre agli uomini decaduti la risurrezione. » (...)
Il Signore le disse: « Donna, la tua bocca ormai proclami queste meraviglie, e le spieghi ai figli del Regno che aspettano che mi svegli io, il Vivente.
Va' presto, Maria, raduna i miei discepoli(...); svegliali tutti come da un sonno, affinché essi mi vengano incontro con le fiaccole accese.
Va' e di': « Lo Sposo si è svegliato, esce fuori dal sepolcro(...) Apostoli, cacciate via la vostra tristezza mortale, perché si è svegliato colui che offre agli uomini decaduti la risurrezione » (...)
"– Il mio lutto si è improvvisamente cambiato in tripudio, tutto per me è ormai gioia ed esultanza.
Non esito a dirlo: Ho ricevuto la stessa gloria di Mosè; ho visto, sì, ho visto, non sul monte ma nel sepolcro, non velato nella nube, ma nel suo corpo, ho visto il maestro degli esseri incorporali e delle nubi, colui che è, che era e che viene.
Lui mi ha detto: Affrettati, Maria, va' a rivelare a coloro che mi amano che sono risorto.
Ai discendenti di Noè porta questo lieto annuncio come la colomba ha portato loro il ramo di ulivo (Gen 8,11).
Dì loro che la morte è stata distrutta e che si è levato dal sepolcro colui che offre agli uomini decaduti la risurrezione. »
view post Posted: 21/7/2022, 13:53 Tutte le ricchezze - UN PENSIERO AL GIORNO
Tutta la fama, il successo e le ricchezze che l'uomo pensa di possedere resteranno sulla terra.
Egli porterà con sé solo l'amore, ma chi si presenterà davanti a Dio senza amore, se ne pentirà amaramente questa sarà l'ora della sua vera morte»


San Charbel
view post Posted: 21/7/2022, 13:48 21 Luglio Giovedì della XVI settimana delle ferie del Tempo Ordinario - LA LITURGIA DI OGGI
Giovedì 21 Luglio
Giovedì della XVI settimana delle ferie del Tempo Ordinario
Calendario RomanoMeditazione del giorno
S. Lorenzo da Brindisi , S. Alberico Crescitelli

Libro di Geremia 2,1-3.7-8.12-13.

Mi fu rivolta questa parola del signore:
"Va' e grida agli orecchi di Gerusalemme: Così dice il Signore: Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza, dell'amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto,in una terra non seminata.
Israele era cosa sacra al Signore la primizia del suo raccolto; quanti ne mangiavano dovevano pagarla, la sventura si abbatteva su di loro. Oracolo del Signore.
Io vi ho condotti in una terra da giardino, perchè ne mangiaste i frutti e i prodotti. Ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra e avete reso il mio possesso un abominio.
Neppure i sacerdoti si domandarono: Dov'è il Signore?
I detentori della legge non mi hanno conosciuto, i pastori mi si sono ribellati, i profeti hanno predetto nel nome di Baal e hanno seguito esseri inutili.
Stupitene, o cieli; inorridite come non mai. Oracolo del Signore.
Perchè il mio popolo ha commesso due iniquità: essi hanno abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate, che non tengono l'acqua".

Salmi 36(35),6-7ab.8-9.10-11.

Signore, la tua grazia è nel cielo,
la tua fedeltà fino alle nubi;
la tua giustizia è come i monti più alti,
il tuo giudizio come il grande abisso.

Quanto è preziosa la tua grazia, o Dio!
Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali,
si saziano dell'abbondanza della tua casa
e li disseti al torrente delle tue delizie.

È in te la sorgente della vita,
alla tua luce vediamo la luce.
Concedi la tua grazia a chi ti conosce,
la tua giustizia ai retti di cuore.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 13,10-17.

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?».
Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono.
E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice: Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, e io li risani.
Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono.
In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono!».


San Bernardo (1091-1153)
monaco cistercense e dottore della Chiesa
Discorsi sul Cantico dei Cantici, n°2, 4s

“Molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro”
Anche prima della venuta del Salvatore, i santi sapevano che Dio aveva progetti di pace sul genere umano.
Poiché “il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo consiglio ai suoi servitori, i profeti” (Am 3,7).
Eppure questo disegno era nascosto a molti(…); ma coloro che prevedevano la redenzione d’Israele annunciavano che Cristo sarebbe venuto nella carne e, con lui, la pace(…): “Quando verrà, ci sarà la pace sulla terra” (Mi 5). (…)
Ma, mentre i profeti preannunciavano la pace e l’autore della pace tardava a venire, la fede del popolo tentennava, poiché nessuno arrivava a riscattarlo e salvarlo.
Si lamentavano dell’attesa; tanto spesso “promesso per bocca dei santi profeti di un tempo” (Lc 1,70), il Principe della pace (Is 9,5) sembrava non dovesse mai venire(…)
Come se qualcuno della folla rispondesse ai profeti: “Per quanto tempo ancora ci terrete in sospeso?
Da molto tempo annunciate la pace ed essa non viene. Promettete meraviglie ed è sempre caos.
Questa promessa ci è stata ri-detta ‘molte volte e in diversi modi’ (Eb 1,1), gli angeli l’hanno annunciata ai nostri padri e i nostri padri ce l’hanno raccontata: ‘Pace, pace: ma la pace non c’è. (...) Dio provi che i “suoi messaggeri sono degni di fede” (Sir 36,15), se è vero che sono suoi messaggeri! Venga lui stesso”. (…)
Allora, ecco le sue promesse dolci e consolanti: “Il Signore sta per venire, non mente.
Se indugia, attendilo, perché certo verrà e non tarderà” (cfr Ab 2,3); o ancora: “Il suo tempo è vicino; i suoi giorni non tarderanno” (Is 14,1 Vulg).
E infine, nella bocca di colui che è promesso, le seguenti parole: “Ecco io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la prosperità; come un torrente in piena la ricchezza dei popoli” (Is 66,12).


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view post Posted: 20/7/2022, 14:01 L'uomo più misero della terra - UN PENSIERO AL GIORNO
L'uomo più misero della terra è più felice di un peccatore.
Nel giorno del giudizio il peccatore desidererà essere stato il più misero degli uomini, non per timore del giudizio di Dio, ma per la vergogna di non avere corrisposto al suo amore infinito, che ha creato l'universo, la vita e che governa il mondo.


San Charbel
view post Posted: 20/7/2022, 13:49 20 Luglio Mercoledì della XVI settimana delle ferie del Tempo Ordinario - LA LITURGIA DI OGGI
Mercoledì 20 Luglio
Mercoledì della XVI settimana delle ferie del Tempo Ordinario
Calendario RomanoMeditazione del giorno
B. Luigi Novarese , S. Elia Tesbita
.

Libro di Geremia 1,1.4-10.

Parole di Geremia figlio di Chelkia, uno dei sacerdoti che dimoravano in Anatòt, nel territorio di Beniamino.
Mi fu rivolta la parola del Signore:
"Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni".
Risposi: "Ahimè, Signore Dio, ecco io non so parlare, perché sono giovane".
Ma il Signore mi disse: "Non dire: Sono giovane, ma và da coloro a cui ti manderò e annunzia ciò che io ti ordinerò.
Non temerli, perché io sono con te per proteggerti". Oracolo del Signore.
Il Signore stese la mano, mi toccò la bocca e il Signore mi disse: "Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca.
Ecco, oggi ti costituisco sopra i popoli e sopra i regni per sradicare e demolire, per distruggere e abbattere, per edificare e piantare".

Salmi 71(70),1-2.3-4a.5-6ab.15ab.17.

In te mi rifugio, Signore,
ch'io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia,
porgimi ascolto e salvami.

Sii per me rupe di difesa,
baluardo inaccessibile;
poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza.
Mio Dio, salvami dalle mani dell'empio.

Sei tu, Signore, la mia speranza,
la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno.

La mia bocca annunzierà la tua giustizia,
proclamerà sempre la tua salvezza.
Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza
e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 13,1-9.

In quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare.
Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose in parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare.
E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono.
Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo.
Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò.
Un'altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono.
Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta.
Chi ha orecchi intenda».


Catechismo della Chiesa cattolica


« Quello seminato nella terra buona è colui che ascolta la Parola e la comprende » (Mt 13,23)
Il Cristo, Parola unica della Sacra Scrittura: Nella condiscendenza della sua bontà, Dio, per rivelarsi agli uomini, parla loro in parole umane.
« Le parole di Dio, infatti, espresse con lingue umane, si sono fatte simili al linguaggio degli uomini, come già il Verbo dell'eterno Padre, avendo assunto le debolezze dell'umana natura, si fece simile agli uomini » (Vaticano II, DV 13).
Dio, attraverso tutte le parole della Sacra Scrittura, non dice che una sola Parola, il suo unico Verbo, nel quale esprime se stesso interamente. (Eb 1,1-3)
« Ricordatevi che uno solo è il discorso di Dio che si sviluppa in tutta la Sacra Scrittura ed uno solo è il Verbo che risuona sulla bocca di tutti gli scrittori santi, il quale essendo in principio Dio presso Dio, non conosce sillabazione perché è fuori del tempo » (Sant'Agostino).
Per questo motivo, la Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture, come venera il Corpo stesso del Signore.
Essa non cessa di porgere ai fedeli il Pane di vita preso dalla mensa della Parola di Dio e del Corpo di Cristo (Dv 21).
Nella Sacra Scrittura, la Chiesa trova incessantemente il suo nutrimento e il suo vigore; infatti attraverso la divina Scrittura essa non accoglie soltanto una parola umana, ma quello che è realmente: Parola di Dio (1 Tes 2,13).
« Nei Libri Sacri, infatti, il Padre che è nei cieli viene con molta amorevolezza incontro ai suoi figli ed entra in conversazione con loro » (DV 21).
Dio è l'autore della Sacra Scrittura.
« Le cose divinamente rivelate, che nei libri della Sacra Scrittura sono contenute e presentate, furono consegnate sotto l'ispirazione dello Spirito Santo » (DV 11).
La fede cristiana tuttavia non è una « religione del Libro ».
Il cristianesimo è la religione della « Parola » di Dio: di una Parola cioè che non è « una parola scritta e muta, ma il Verbo incarnato e vivente » (San Bernardo).
Perché le parole dei Libri Sacri non restino lettera morta, è necessario che Cristo, Parola eterna del Dio vivente, per mezzo dello Spirito Santo ce ne sveli il significato affinché comprendiamo le Scritture (Lc 24,45).
view post Posted: 18/7/2022, 21:40 19 Luglio 2022 Martedì della XVI settimana del Tempo Ordinario - LA LITURGIA DI OGGI
martedì 19 Luglio 2022

Martedì della XVI settimana del Tempo Ordinario
Colore Liturgico Verde


Antifona

Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore sostiene la mia vita.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, o Signore, perché tu sei buono. (Cf. Sal 53,6.8)


Colletta

Sii propizio a noi tuoi fedeli, o Signore,
e donaci in abbondanza i tesori della tua grazia,
perché, ardenti di speranza, fede e carità,
restiamo sempre vigilanti nel custodire i tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Prima Lettura
Getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati.
Dal libro del profeta Michèa
Mi 7,14-15.18-20


Pasci il tuo popolo con la tua verga,
il gregge della tua eredità,
che sta solitario nella foresta
tra fertili campagne;
pascolino in Basan e in Gàlaad
come nei tempi antichi.
Come quando sei uscito dalla terra d’Egitto,
mostraci cose prodigiose.
Quale dio è come te,
che toglie l’iniquità e perdona il peccato
al resto della sua eredità?
Egli non serba per sempre la sua ira,
ma si compiace di manifestare il suo amore.
Egli tornerà ad avere pietà di noi,
calpesterà le nostre colpe.
Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati.
Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà,
ad Abramo il tuo amore,
come hai giurato ai nostri padri
fin dai tempi antichi.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale
Dal Sal 84 (85)

R. Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Sei stato buono, Signore, con la tua terra,
hai ristabilito la sorte di Giacobbe.
Hai perdonato la colpa del tuo popolo,
hai coperto ogni loro peccato. R.

Ritorna a noi, Dio nostra salvezza,
e placa il tuo sdegno verso di noi.
Forse per sempre sarai adirato con noi,
di generazione in generazione riverserai la tua ira? R.

Non tornerai tu a ridarci la vita,
perché in te gioisca il tuo popolo?
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. (Gv 14,23)

Alleluia.

Vangelo
Tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!».
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 12,46-50

In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!
Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

Parola del Signore.
5639 replies since 29/11/2007