Giovedi 24 Luglio 2014 Giovedì della XVI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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view post Posted on 24/7/2014, 08:41
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La Liturgia di Giovedi 24 Luglio 2014
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Giovedì della XVI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Ecco, Dio viene in mio aiuto, il Signore sostiene l’anima mia.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, Signore, perché sei buono.(Sal 54,6-8)

Colletta
Sii propizio a noi tuoi fedeli, Signore,
e donaci i tesori della tua grazia,
perché, ardenti di speranza, fede e carità,
restiamo sempre fedeli ai tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ger 2,1-3.7-8.12-13)
Ha abbandonato me, sorgente di acqua viva, e si è scavato cisterne piene di crepe.
Dal libro del profeta Geremìa

Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Va’ e grida agli orecchi di Gerusalemme:
Così dice il Signore:
Mi ricordo di te, dell’affetto della tua giovinezza,
dell’amore al tempo del tuo fidanzamento,
quando mi seguivi nel deserto,
in terra non seminata.
Israele era sacro al Signore,
la primizia del suo raccolto;
quanti osavano mangiarne, si rendevano colpevoli,
la sventura si abbatteva su di loro.
Oracolo del Signore.
Io vi ho condotti in una terra che è un giardino,
perché ne mangiaste i frutti e i prodotti,
ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra
e avete reso una vergogna la mia eredità.
Neppure i sacerdoti si domandarono:
“Dov’è il Signore?”.
Gli esperti nella legge non mi hanno conosciuto,
i pastori si sono ribellati contro di me,
i profeti hanno profetato in nome di Baal
e hanno seguito idoli che non aiutano.
O cieli, siatene esterrefatti,
inorriditi e spaventati.
Oracolo del Signore.
Due sono le colpe che ha commesso il mio popolo:
ha abbandonato me,
sorgente di acqua viva,
e si è scavato cisterne,
cisterne piene di crepe,
che non trattengono l’acqua».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 35)
Rit: È in te, Signore, la sorgente della vita.

Signore, il tuo amore è nel cielo,
la tua fedeltà fino alle nubi,
la tua giustizia è come le più alte montagne,
il tuo giudizio come l’abisso profondo.

Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio!
Si rifugiano gli uomini all’ombra delle tue ali,
si saziano dell’abbondanza della tua casa:
tu li disseti al torrente delle tue delizie.

È in te la sorgente della vita,
alla tua luce vediamo la luce.
Riversa il tuo amore su chi ti riconosce,
la tua giustizia sui retti di cuore.

Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

VANGELO (Mt 13,10-17)
A voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?».
Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:
“Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore ha stabilito la sua alleanza, ha mandato la sua parola, perché l'esperienza dell'incontro con lui sia il centro della nostra vita. Guidati dallo Spirito, diciamo insieme:
Apri il nostro cuore, Signore.

Dio dei nostri padri, aiuta i pastori della Chiesa a proclamare e spiegare con fede la tua parola, perché il cuore degli uomini si apra alla verità. Preghiamo:
Dio di bontà, disseta con l'acqua della tua presenza tutti quelli che ti cercano, perché riconoscano che tu sei Signore, fonte della vita. Preghiamo:
Dio dell'alleanza, concedi ai bambini che in questi giorni ricevono il battesimo, di percorrere l'intero cammino di fede, perché il germe della vita divina produca molti frutti. Preghiamo:
Dio di misericordia, perdona coloro che pur avendo ricevuto la tua buona notizia non l'hanno accolta, perché vedano che la tua bontà è superiore al loro peccato. Preghiamo:
Dio della nostra vita, dacci fede per vivere questo giorno alla tua presenza, perché anche nelle vicende più umili riscopriamo l'efficacia della tua salvezza. Preghiamo:
Perché il mondo occidentale riscopra la fede in Gesù Cristo.
Per chi esercita il ministero del lettorato.

Ci hai chiamati alla tua presenza, Signore, e ci hai fatto dono del tuo Figlio, Gesù. Concedi di lodarti, ringraziarti, cantare a te con l'animo di salvati e redenti, e di comunicare ai fratelli la gioia del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che nell’unico e perfetto sacrificio del Cristo
hai dato valore e compimento
alle tante vittime della legge antica,
accogli e santifica questa nostra offerta
come un giorno benedicesti i doni di Abele,
e ciò che ognuno di noi presenta in tuo onore
giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi:
buono è il Signore e misericordioso,
egli dà il cibo a coloro che lo temono. (Sal 111,4-5)

Oppure:
“Ecco, sto alla porta e busso”, dice il Signore.
“Se uno ascolta la mia voce e mi apre,
io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”. (Ap 3,20)
Preghiera dopo la comunione
Assisti, Signore, il tuo popolo,
che hai colmato della grazia di questi santi misteri,
e fa’ che passiamo dalla decadenza del peccato
alla pienezza della vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.

Commento
Gesù parla in parabole, un linguaggio semplice ed enigmatico nello stesso tempo, perché non intende costringere nessuno, ma responsabilizzare le libertà.
Gesù viene a rivelare il mistero di Dio e Dio è necessariamente sorprendente, poiché è “Altro” da noi e così può avvenire che lo si aspetti all’interno di uno spettacolo grandioso e impressionante. Invece Gesù, che è il Figlio, la sua immagine perfetta, appare in forma umiliata, come un seme, nascosto sotto terra. Siccome, però, è seme, porta in sé la forza della vita.
Ora, Gesù ha trovato occhi che si chiudevano per non vedere e cuori che resistevano per non essere risanati. I misteri di Dio non attraggono coloro che chiedono soltanto buoni vantaggi terreni.
Questo spiega quella frase così ostica alle orecchie di tanti ascoltatori di oggi: “A chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha”. “Avere” o “non avere” non si riferiscono qui alle cose: non è questione di possesso o di povertà. Piuttosto è l’autodecisione della persona ad essere chiamata in questione. Chi “ha” apertura di cuore, avrà altro dono (al possesso dell’antica alleanza si aggiungerà la ricchezza della nuova); chi “non ha” questo cuore aperto alla trascendente sorpresa di Dio - (non è possibile che questo povero Gesù sia “Dio con noi”!) - perderà tutto.
Oggi, come allora, se le nostre libertà si difendono da Dio - non gli permettono di essere diverso da noi, non gli concedono che i suoi misteri siano più alti dei nostri pensieri -, egli non le viola; se si aprono a lui egli le invade.
Alla gratuità sovrabbondante della parola di Dio venuta in carne può realmente opporsi il rifiuto pregiudiziale dell’uomo che la vota alla nullità.

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