Santa Maria Maddalena Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa

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GiovanniXXIII
view post Posted on 22/7/2008, 20:44




*Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa
(Om 25, 1-2. 4-5; PL 76, 1189-1193)*

Maria Maddalena, venuta al sepolcro, e non trovandovi il corpo del Signore,
pensò che fosse stato portato via e riferì la cosa ai discepoli. Essi
vennero a vedere, e si persuasero che le cose stavano proprio come la donna
aveva detto. Di loro si afferma subito: «I discepoli intanto se ne tornarono
di nuovo a casa»; poi si soggiunse: «Maria invece stava all'esterno, vicino
al sepolcro, e piangeva» (Gv 20, 10-11).

In questo fatto dobbiamo considerare quanta forza d'amore aveva invaso
l'anima di questa donna, che non si staccava dal sepolcro del Signore, anche
dopo che i discepoli se ne erano allontanati. Cercava colui che non aveva
trovato, piangeva in questa ricerca e, accesa di vivo amore per lui, ardeva
di desiderio, pensando che fosse stato trasfigurato.

Accadde perciò che poté vederlo essa sola che era rimasta per cercarlo;
perché la forza dell'opera buona sta nella perseveranza, come afferma la
voce stessa della Verità: «Chi persevererà sino alla fine, sarà salvato» (Mt
10, 22).

Cercò dunque una prima volta, ma non trovò, perseverò nel cercare, e le fu
dato di trovare. Avvenne così che i desideri col protrarsi crescessero, e
crescendo raggiungessero l'oggetto delle ricerche. I santi desideri crescono
col protrarsi. Se invece nell'attesa si affievoliscono, è segno che non
erano veri desideri.
Ha provato questo ardente amore chiunque è riuscito a giungere alla verità.
Così Davide che dice: «L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente, quando
verrò e vedrò il volto di Dio?» (Sal 41, 3). E la Chiesa dice ancora nel
Cantico de Cantici: Io sono ferita d'amore (cfr. Ct 4, 9). E di nuovo dice:
L'anima mia è venuta meno (cfr. Ct 5, 6).

«Donna perché piangi? Chi cerchi?» (Gv 20, 15). Le viene chiesta la causa
del dolore, perché il desiderio cresca, e chiamando per nome colui che
cerca, s'infiammi di più nell'amore di lui.

«Gesù le disse: Maria!» (Gv 20, 16). Dopo che l`ha chiamata con
l'appellativo generico del sesso senza essere riconosciuto, la chiama per
nome come se volesse dire: Riconosci colui dal quale sei riconosciuta. Io ti
conosco non come si conosce una persona qualunque, ma in modo del tutto
speciale.
Maria dunque, chiamata per nome, riconosce il Creatore e subito grida:
«Rabbunì», cioè «Maestro»: era lui che ella cercava all'esterno, ed era
ancora lui che la guidava interiormente nella ricerca.
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